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Convegno informazione e minori, Don Mazzi: dobbiamo liberare la comunicazione

Infanzia e adolescenza dentro la notizia 2' di lettura 18/05/2010 - Dalla convenzione di New York sui diritti del fanciullo, fino ad arrivare alla carta di Treviso del 1990, i principi che dovrebbero regolare il rapporto minori e mass media sono ben definiti.

Il loro obiettivo, nero su bianco, è quello di tutelare i soggetti fragili. Eppure “ciò che sembra chiaro sulla carta, non sempre lo è nella pratica”. Con questa riflessione il Difensore civico Samuele Animali ha aperto l’incontro “Infanzia e adolescenza dentro la notizia” che si è svolto lunedì pomeriggio 17 maggio nella sala Raffaello della Regione. Un confronto sollecitato dalle numerose segnalazioni che l’ombudsman regionale riceve sulla gestione delle notizie legate a minori, spesso al centro di una “vittimizzazione secondaria” in tv e sulle pagine dei giornali. “Al di là della circostanza in cui il minore è vittima di un adulto – ha spiegato Animali – la sua situazione è ulteriormente aggravata da come i mass media trattano la vicenda”. Fino a conseguenze estreme per l’intera famiglia, come il trasferimento “per la difficoltà a rimanere all’interno di una comunità”.

Ad animare il convegno, patrocinato dall’Assemblea legislativa e organizzato dal Garante dell’infanzia e adolescenza in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti delle Marche, l’intervento di don Antonio Mazzi, fondatore di Exodus, da sempre in prima linea per la difesa dei più piccoli, che con la sua consueta schiettezza ha fatto un appello per il recupero della “parola vera”. “Dobbiamo liberare la comunicazione, dobbiamo tornare a parlarci guardandoci negli occhi – ha sostenuto il sacerdote – Stiamo diventando dei messaggeri virtuali dentro una Babele Due”. “I nostri ragazzi – ha proseguito - hanno dentro una montagna di informazioni che non riescono a mettere in fila, fino ad esplodere e quando esplodono lo fanno in modi più grandi di loro”. Alle parole di Don Mazzi sono seguite le considerazioni del giornalista Michele Partipilo, esperto di temi legati all’etica e alla deontologia, che ha condiviso la preoccupazione per l’uso eccessivo delle nuove tecnologie, soprattutto Internet, da parte di soggetti fragili, come “bambini e anziani” e ha auspicato anche lui un ritorno alla comunicazione intesa prima di tutto come “relazione”. Gianni Rossetti, presidente dell’Ordine dei giornalisti Marche, moderatore dell’incontro, ha annunciato l’intenzione di creare, all’interno dell’Ordine, un gruppo di lavoro dedicato nello specifico al rapporto media e minori.








Questo è un comunicato stampa pubblicato il 18-05-2010 alle 15:33 sul giornale del 19 maggio 2010 - 730 letture

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