Canzian: casa al mare a prezzo stracciato, per l'assessore è tutto a posto

2' di lettura 17/05/2010 - Rigetta ogni sospetto che possa esserci qualcosa di poco chiaro in merito all'acquisto della sua casa al mare a San Benedetto del Tronto, il neo assessore regionale Antonio Canzan.

Canzian, neo assessore regionale del Pd, nel luglio 2004 ha acquistato un appartamento a ridosso del mare a San Benedetto del Tronto composto da ingresso, soggiorno, due camere, bagno, balcone e posto auto esterno. Il tutto per soli 85 mila euro più Iva. Un prezzo ritenuto dal "Giornale", che ieri ha dedicato un articolo alla vicenda, decisamente concorrenziale per un'abitazione che sarebbe valutata dagli immobiliaristi intorno al 240 mila euro. Il Giornale però solleva anche un'altra perplessità. Canzian infatti, nel 2004 diventa assessore all'urbanistica della provincia di Ascoli Piceno. Proprio alcuni giorni prima di acquistare uno degli appartamenti ristrutturati da Franco Lazzarini che rilevò l'ex Hotel Panama. Per Canzian si tratta di congetture avanzate sotto l'impulso mediatico sollevato dalla stampa nazionale.

“Sono stato nominato assessore provinciale all’urbanistica nel giugno 2004. Non conoscevo, ovviamente, l’imprenditore Lazzarini (venditore). Non ho mai successivamente valutato pratiche relative a tale imprenditore come assessore provinciale all’urbanistica. Il permesso a ristrutturare l’ex hotel Panama è stato rilasciato dall’Amministrazione comunale di San Benedetto del Tronto. Anche negli anni successivi (2004-2009) il servizio urbanistica della Provincia non ha mai esaminato pratiche relative all’imprenditore in questione. Il prezzo pagato per una casa di 45 mq è analogo a quello di altri acquirenti che nello stesso periodo hanno acquistato un alloggio delle stesse dimensioni nello stesso stabile (bastava informarsi!) -si legge nella lettera inviata da Canzian a Il Giornale- . Non nascondo di essere indignato per le allusioni e l’uso strumentale che è stato fatto da “Il Giornale” in merito ad una vicenda del tutto chiara e che non lascia margini a nessun punto di ombra. Mi permetto di esprimere anche una valutazione politica in merito. Le vicende di questo periodo probabilmente sono elemento di eccitazione per la stampa nazionale che in linea con il suo capo spera di dimostrare che alla fine siamo tutti uguali. È importante invece che la stampa valuti attentamente le veline che a volte impropriamente le vengono sottoposte. Le storie e gli operati degli uomini politici non sono per fortuna tutte uguali, ognuno ha la sua: della mia ne vado a testa alta. Poiché le informazioni contenute nell’articolo di stampa sono destituite di ogni fondamento e lesive della mia onorabilità, ho dato mandato al mio legale, prof. Guido Calvi, di tutelare la mia persona nelle idonee sedi giudiziarie”.