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Fotovoltaicoo: sì ma con la tutela del paesaggio

Fotovoltaico 2' di lettura 12/05/2010 - Lo sviluppo del fotovoltaico pone una serie di problemi. Paesaggi e luoghi storici, elementi indispensabili per un turismo di qualità sono messi a rischio, senza un regolamento preciso,da una cresita incontrollata del fotovoltaico. Problemi anche per il mondo agricolo. Si al fotovoltaico ma la precedenza degli impiantii va ai capannoni delle zone industriali. Una mozione di D'Anna e Acquaroli chiede regole precise.

Mozione :“Tutela dell’ambiente del paesaggio e per la regolamentazione degli impianti fotovoltaici”.

L’ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLE MARCHE
Premesso:
che l’energia prodotta dal fotovoltaico è utile e da sviluppare per ridurre la dipendenza dal petrolio e contemporaneamente l’inquinamento;
che di recente si registra un notevole sviluppo di impianti anche sul nostro territorio a volte a discapito dell’agricoltura, dell’allevamento e dello stesso paesaggio;
che gli impianti fino ad un megawatt di potenza (quelli che hanno più facilità di autorizzazione) possono essere installati con pochissime prescrizioni ovunque, senza riguardo dell’ambiente circostante minando l’identità del paesaggio;
che i “campi” dì fotovoltaico a terra, oltre a consumare il territorio, possono comportare l’utilizzo di pericolosi diserbanti, come conseguenza delle finalità “non agricole” degli impianti considerata l’assenza o la difficoltà di controlli;
che spesso l’interesse al fotovoltaico è più condizionato più l’affare del Conto Energia e ai Certificati Verdi piuttosto che ad una sensibilità nei confronti della tutela delle risorse energetiche e dell’ambiente;
che senza una regolamentazione precisa e tempestiva, nel prossimo futuro, le nostre colline potrebbero trasformarsi in distese infinite di pannelli in silicio e chilometri di cavi elettrici cabine ad alta tensione, pali di illuminazione per controllare meglio atti vandalici o furti dei costosi pannelli con effetti negativi sul nostro territorio vocato ad un crescente turismo non solo rurale;
che in passato l’agricoltura ha “ceduto” alle zone industriali-artigianali notevoli aree. Aree che oggi potrebbero ospitare impianti fotovoltaici senza incidere in modo drastico sul paesaggio come avviene con gli impianti a terra

IMPEGNA la Giunta regionale:
1) ad attivarsi immediatamente, per redigere un regolamento che limiti l’autorizzazione alla costruzione di impianti fotovoltaici ad aree non rilevanti dal punto di vista paesaggistico, storico, culturale, turistico;
2) a favorire l’installazione di impianti fotovoltaici nelle zone artigianati e industriali prioritariamente ed in base alle reali esigenze del fabbisogno locale;
3) di vietare l'istallazione di impianti foltovoltaici a ridosso di aree di interesse storico,culturale e architettonico;
4) a ridurre gli sprechi applicando un sano risparmio energetico e non solo in occasione di manifestazioni come ad esempio “m’illumino di meno”.

I Consiglieri regionali Giancarlo D'Anna e Francesco Acquaroli





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 12-05-2010 alle 12:09 sul giornale del 13 maggio 2010 - 764 letture

In questo articolo si parla di fotovoltaico, politica, Popolo delle Libertà, Giancarlo d'anna





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