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Ancona: CdA dello Stabile, botta e risposta IdV - Pdl sull'incompatibilità di Favia

Teatro Stabile delle Marche 2' di lettura 06/05/2010 - L'incompatibilità di David Favia con il CdA del Teatro Stabile delle Marche? Tutto risolto, almeno per adesso. La posizione dell'IdV, che sosteneva l'inesistenza di condizioni tali da portare all'incompatibilità dell'onorevole con la carica in consiglio d'amministrazione, è stata confermata anche dal sindaco Fiorello Gramillano.

Prima di partire per la Croazia, infatti, il primo cittadino anconetano aveva chiarito la sua posizione: Favia resti nel CdA dello Stabile, ma non sono da escludere verifiche con i vertici nazionali dell'IdV. Tutto inizia da un'indiscrezione proveniente dall'ufficio legale del Comune, secondo il quale David Favia sarebbe stato ineleggibile nel CdA della Fondazione dello Stabile in quanto segretario regionale del suo partito. Dopo la polemica scatenata da Eugenio Duca (Sinistra per Ancona) e il nulla osta (seppur con riserva) arrivato dal sindaco Gramillano, prendono ora la parola i dipietristi commentando la tregua politica. Per David Favia, protagonista della vicenda, "è stata messa la parola fine alla strumentalizzazione politica messa in piedi da Duca". La nomina, secondo l'onorevole, non è stata proposta dal Comune ma dai soci fondatori della Fondazione. "Il Comune - afferma Favia - non può imporre la sua normativa ad un ente esterno".

Ma non basta, perchè il parleamentare (e consigliere comunale) dell'Italia dei Valori prende le distanze anche dall'altra questione, relativa ai suoi incarichi dirigenziali all'interno del partito. "Non sono il coordinatore regionale dell'Idv, come si dice. Anche questo argomento a rinforzo della mia presunta incompatibilità è dunque infondato". Il capogruppo dell'Idv Daniele Tagliacozzo, invece, si chiede: "Chi ha fornito all'ufficio legale certe informazioni totalmente infondate? In questi giorni si è respirato un clima da caccia alle streghe". Stop alle polemiche dunque, grazie anche all'intervento di Gramillano, che sembra gettare acqua sul fuoco.

Chi invece non ha assolutamente intenzione di mollare la presa è il Pdl. Carlo Ciccioli torna alla carica e ribadisce la posizione del partito: "Favia è del tutto incompatibile con la carica. C'è una norma che vieta l'ingresso in enti culturali ai leader dei partiti politici". E nel caso specifico, "Favia fa politica militante ed ha una leadership più o meno codificata". Secondo Ciccioli, insomma, Favia sarebbe il coordinatore regionale dell'Idv nella sostanza, ma non nella forma. L'opposizione non ci sta, e non sono da escludere nuove polemiche. Sopratutto in vista del Consiglio comunale del prossimo lunedì.






Questo è un articolo pubblicato il 06-05-2010 alle 15:02 sul giornale del 07 maggio 2010 - 800 letture

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