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Senigallia: Cornacchione e il “povero Silvio” fanno sganasciare la Fenice

cornacchione 1' di lettura 19/04/2010 - Antonio Cornacchione è approdato domenica sera al Teatro la Fenice di Senigallia, insieme al suo compagno di viaggio, l’eccellente pianista Carlo Fava. Con loro hanno preso vita una serie di personaggi divertentissimi come il “povero Silvio”, un Fini uscito per comprarsi le sigarette, un Bersani ferroviere, e tanti altri.

Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...”. Cornacchione sembra fare sue le perplessità di Giorgio Gaber, e cerca di definire meglio queste due ideologie, oggi in Italia rappresentate da “B&B”, i due opposti schieramenti di Berluconi e Bersani.

“Povero Silvio” prende spunto dal personaggio storico che Antonio Cornacchine ha presentato con successo durante la passata edizione di “Zelig” e a “Che tempo che fa” di Fabio Fazio.

Il bersaglio principale della satira di Cornacchione è sicuramente il “povero Silvio”, ma i suoi commenti ironici non risparmiano certo gli esponenti di sinistra. Fassino, Dalema e Veltroni, per passare per Bersani, dal comico definito un ferroviere, con la sua giacchetta e la serietà di circostanza.

Aiutati da uno schermo sullo sfondo del palcoscenico, Cornacchione e Fava hanno coinvolto il pubblico in varie occasioni. C’è stata la “commuovente” lettura di una poesia del ministro dei Beni Culturali Bondi, e un coro collettivo dello spot elettorale del Popolo delle Libertà presentato alle ultime elezioni.

Sotto alle note di “meno male che Silvio c’è”, con le strofe opportunamente modificate, Cornacchione è andato in giro tra il pubblico delle prime file per far cantare agli sventurati di turno le parole della canzone.

Spettacolo divertentissimo e leggero, mancava forse il filo conduttore del discorso, ma comunque rimane lodevole la capacità dei due artisti di tenere in piedi da soli uno spettacolo di quasi due ore.







Questo è un articolo pubblicato il 19-04-2010 alle 00:02 sul giornale del 19 aprile 2010 - 913 letture

In questo articolo si parla di teatro la fenice, giulia angeletti, spettacoli, cornacchione