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Ancona: Balkans in Ankon, una settimana di arte neobalcanica in città

2' di lettura 16/04/2010 - Ancona si tinge di balcanico per una settimana. Parte oggi alle 18.00 infatti, con l'esposizione alla Quattrocentrometriquadri gallery in via Magenta delle opere di cinque giovani artisti balcanici, 'Balkans in Ankon', rassegna di arte perfomativa neobalcanica curata dall'associazione culturale Atopos.

L'evento, che segue l'esperienza del 2009 'Atopos in the Balkans", avrà come tematica dominante appunto la condizione di atopos, di straniero, e la scelta di far conoscere artisti già affermati oltre Adratico, seppur di giovane età. Hanno infatti - ad eccezione dell'anconetano "d'adozione" Laurentiu Stoica - tutti meno di 29 anni Blerta Kambo albanese, Drazen Grujic bosniaco, Milica Milosevic serba, e Mitko Gogov macedone. Racconteranno con foto, installazioni video e storie raccontate in collaborazione con gli allievi dell'Istituto d'Arte Mannucci, cosa significhi per loro la condizione di straniero.

Il 18 aprile poi, si terrà un crossreading balcanico presso la bottega di rilegatoria Librare in via San Pietro. Dopo il momentaneo trasferimento a Castefidardo del 19 aprile (visita alla mostra 'Ti raccolgo in un'idea' ), la rassegna tornerà ad Ancona, dove dalle 15.00 del 23 Aprile il centro verrà "pacificamente invaso da 13 orme giganti, a partire dal Porto per salire a Corso Garibaldi, a simboleggiare un gigante invisibile - spiega Francesco Conte di Atopos - e colorato da un'enorme bandiera balcanica itinerante. Posso anticipare anche che ci sarà un'installazione in via Scosciacavalli, davanti alla bottega del restauratore Peppino Brunetti, e infine anticipo che assisterete a una provocazione che ha a che fare con un 'ex' entità che si trova in pieno centro storico della città di Ancona. La provocazione, e concludo, corrisponde allo spirito della rassegna, che intende mettere in discussione certezze come la nazionalità italiana, e direi che il logo di Balkans in Ankon, con la statua di Cavour tirata giù con una corda, ne è la dimostrazione". Della rassegna verrànno poi realizzati video che saranno esposti durante il festival Adriatico - Mediterraneo di fine estate.

Andrea Nobili, Assessore Comunale alla Cultura: "Ci hanno affascinato lo spirito creativo, sperimentale e provocatorio della rassegna, che ci consentirà di dar luce a luoghi importanti del centro storico, come il quartiere Guasco San Pietro. Il coinvolgimento di artisti balcanici e giovani, così come l'aver messo a lavorare in rete associazioni che operano sul territorio, è motivo di soddisfazione, per un progetto che ci induce a riflettere sulla nuova Italia che dobbiamo immaginare, un'Italia che tenga conto delle trasformazioni in atto in Europa".

Balkans in Ankon è realizzato, oltre che da Atopos, con il contributo del Comune di Ancona, dell'Istituto d'Arte Mannucci, del Centro design Poliarte, di Librare, dell'associazione culturale Quattrocentometriquadri, di Un ponte tra Culture e di Papier. info: www.balkansinankon.blogspot.com







Questo è un comunicato stampa pubblicato il 16-04-2010 alle 19:23 sul giornale del 17 aprile 2010 - 734 letture

In questo articolo si parla di cultura, stefano novelli





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