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Cgil Marche: 'Cifre allarmanti, la ripresa sarà lenta e discontinua'

2' di lettura 15/04/2010 - Il segretario generale della Cgil Marche presenta i dati dell'Osservatorio sulla Crisi relativi al primo trimestre del 2010. Boom di richieste per la cassa integrazione straordinaria.

Cifre allarmanti, che "dimostrano come la crisi abbia ancora un forte impatto sul mercato del lavoro marchigiano". La Cgil Marche presenta i dati dell'Osservatorio sulla crisi relativi al primo trimestre del 2010, e il segretario generale Gianni Venturi parla di "ripresa lenta e discontinua". "Gli osservatori economici sembrano orientati verso un ottimismo di maniera, piuttosto che concentrarsi su un'analisi realistica - commenta Venturi - il dato relativo alla produzione industriale di gennaio, +2,7%, segnala un arresto del declino, ma la crisi scarica ancora effetti pesanti sul mercato del lavoro".

Colpisce anzitutto il dato relativo alla cassa integrazione straordinaria: a marzo le ore autorizzate sono state 2.626.310, quasi il doppio rispetto al dato di gennaio, comunque superiore rispetto a tutte le rilevazioni del 2009. In leggera flessione, rispetto allo scorso anno, la cassa integrazione ordinaria, che si attesta su un totale di 825.700 ore. "Si tratta di cifre neutre e crude, ma sono indicative delle difficoltà del mondo del lavoro", commenta Venturi. Oltre al settore del legno a Pesaro, si registrano difficoltà anche nella meccanica (che occupa da sola il 40% della cassa integrazione straordinaria), e nel distretto calzaturiero-tessile-abbigliamento di Ascoli Piceno (441.049 ore). Se nel 2009 la cassa integrazione ha coinvolto circa 11mila lavoratori a zero ore, il primo trimestre del 2010 ha già fatto registrare 3000 richieste "con una stima per il resto dell'anno di 14mila unità". Alla scadenza della mobilità e dei sussidi di disoccupazione, secondo Venturi, "circa 8mila persone non avranno più alcun sostegno".

Di qui, le tre richieste elaborate dalla Cgil Marche per il governo regionale attualmente in fase di definizione. "Anzitutto - attacca Venturi - la Regione dovrà garantire l'anticipo del pagamento della cassa integrazione in deroga per il 2010. La responsabilità del ritardo è tutta da attribuire al governo centrale, che non ha ancora definito lo stanziamento". Inoltre, la Cgil chiederà l'istituzione di un tavolo regionale di confronto con le parti sociali "per la gestione delle relazioni tra politiche attive ed ammortizzatori in deroga" e l'attuazione dell'intesa sulle "Linee guida per la formazione 2010", con particolare attenzione da rivolgere ai lavoratori in mobilità.







Questo è un articolo pubblicato il 15-04-2010 alle 17:00 sul giornale del 16 aprile 2010 - 905 letture

In questo articolo si parla di lavoro, crisi economica, emanuele barletta, gianni venturi, cgil marche





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