Vinitaly: Coldiretti, 12mila bottiglie stappate per far vincere il made in Marche

Ciascuna delle aziende protagoniste della kermesse veneta (nel catalogo
espositori figurano in 111) consumerà alla fine una media di quasi 110
bottiglie per “convincere” il palato di buyer e operatori esteri e
promuovere
così il made in Marche. Un obiettivo importante, sottolinea Coldiretti Marche,
a sostegno di un settore che negli ultimi dieci anni ha visto raddoppiare il
numero delle persone impegnate sia nelle attività di produzione che in quelle
connesse. E anche al Vinitaly 2010 i vini marchigiani hanno riscosso un buon
successo, con la stipula di contratti commerciali per tutti i mercati, dall’
Europa agli Stati Uniti, fino all’India, all’Australia e al Giappone. Tra le
produzioni Doc e Docg in mostra, non sono mancate le curiosità. L'azienda
Strologo di Camerano ha presentato un bianco (malvasia, trebbiano e moscato)
ottenuto con un innovativo metodo di produzione che prevede la spremitura
dell'uva dopo averla temporaneamente congelata.
Un altro bianco, imbottigliato a dieci anni dalla vendemmia è stato proposto dalla Fattoria San Lorenzo (Montecarotto), prodotto con metodo biodinamico. Un occhio anche all'ambiente, con le bottiglie riciclabili di Centanni (Montefiore dell'Aso), e uno alla cosmetica, con le creme al Verdicchio di Ceci di San Paolo di Jesi. Tra le delicatessen, i cioccolatini alla grappa di Quacquarini (Serrapetrona). Piccola, invece, ma qualificata la presenza degli imprenditori olivicoli al Sol, la rassegna dedicata all'olio d'oliva che si svolge in concomitanza col Vinitaly. Tra le produzioni hanno suscitato interesse le saponette con germogli e fiori di olivo, lanciate da Tonti (Poggio San Marcello) per le persone che soffrono di allergie agli additivi chimici presenti nel sapone.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 11-04-2010 alle 16:44 sul giornale del 12 aprile 2010 - 607 letture
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