Sel analizza il risultato elettorale: 'Centro-sinistra da ricostruire'

Fermezza e coerenza. Ecco le parole d'ordine che guideranno Sinistra Ecologia e Libertà nella prossima legislatura. Il leader marchigiano Edoardo Mentrasti analizza il risultato delle urne ed inizia a mettere i paletti in vista del varo dello Spacca-bis, che vedrà Sel all'opposizione.
Prima fonte di preoccupazione: l'astensionismo. "Siamo in presenza di un dato allarmante - afferma Mentrasti - i cittadini si sentono sempre più lontani dalla politica". Secondo il coordinamento regionale di Sel, occorre appropriarsi delle riflessioni di Vendola. "Il nostro leader nazionale parla di un centro-sinistra in crisi irriversebile, senza più corpo e senz'anima". Come se ne esce? "Con una rifondazione totale, che parta dalla base, per far fronte ad un centro-destra che continua a conservare le posizioni di potere, forte anche del successo della Lega".
Quanto alle Marche, i vendoliani mantengono le dure posizioni contro l'inedito asse Udc - Pd, che Mentrasti critica su più punti. Il Pd, sostiene il leader di Sel, avrebbe "trattenuto la deriva" per una serie di fattori: la tradizione politica "rossa" marchigiana, l'affermazione delle piccole liste della coalizione e l'inadeguatezza del centro-destra. E non manca un'accusa a Spacca: "Tutti sanno come sono andate le cose. Abbiamo deciso di non entrare in coalizione non certo per un atto di irresponsabilità nostra, ma per le pregiudiziali poste dall'Udc".
Messo in cassaforte il risultato elettorale, che consente a Sel di confermare Massimo Binci in Consiglio, è ora il momento di guardare al futuro. Lo stesso Binci promette un opposizione battagliera "nel caso dovesse essere confermata la linea programmatica imposta dall'Udc". "Tagli alla scuola pubblica, incoraggiamento del modello Quadrilatero, sostegno alla sola famiglia naturale: su questi punti non sarà possibile nessuna convergenza". Scontato, a questo punto, il "no" di Sel ad una possibile offerta della presidenza del Consiglio regionale. "Il confronto - prosegue Binci - può avvenire solo partendo dai fatti". Un riavvicinamento che, allo stato attuale delle cose, "non è proprio ipotizzabile".

Questo è un articolo pubblicato il 02-04-2010 alle 14:17 sul giornale del 03 aprile 2010 - 918 letture
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