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Ancona: Patrizia Casagrande, \'La giunta provinciale resta questa\'

3' di lettura 23/02/2010 - La presidente della Provincia di Ancona, Patrizia Casagrande, nega ogni possibilità di rimpasto dell\'esecutivo provinciale (rispondendo così a David Favia, che sabato scorso aveva lamentato una \"scarsa omogeneità politica\" tra gli enti locali marchigiani), ed esprime il suo apprezzamento per l\'apertura del Pd all\'Udc in vista delle elezioni regionali.

Sabato scorso David Favia (Idv) aveva lamentato una mancanza di omogeneità politica tra Provincia, Regione e Comune di Ancona. Ritiene che l\'Italia dei Valori stia premendo per un rimpasto di giunta anche per la provincia?

\"Le dico subito questo: questa giunta provinciale rispecchia il risultato delle elezioni del 2007 ed è espressione della rappresentanza del consiglio provinciale. La cultura del rimpasto non mi appartiene. Anche perchè, dall\'inizio della legislatura, abbiamo avuto elezioni europee e comunali, e tra un mese si voterà per la Regione. E non credo ci sia la necessità di stravolgere l\'esecutivo dopo ogni tornata elettorale. Non capisco, quindi, questa esternazione di Favia, visto che l\'Idv, pur non avendo assessori in giunta, ha ottenuto Coltrinari alla presidenza della Zipa e Cesaretti in consiglio d\'amministrazione a Conerobus. Ad oggi non mi pare ci siano gli elementi per pensare ad un cambiamento di rotta.

Per le imminenti elezioni regionali il centro-sinistra ha deciso di spostare il baricentro della coalizione verso l\'Udc, escludendo così la sinistra radicale. Ha fatto bene Spacca?

\"Credo che i segretari dei partiti abbiano avuto la capacità di tener conto delle indicazioni provenienti dall\'elettorato. Al tempo stesso, però, è un peccato che Sel abbia deciso di rimanere fuori dalla coalizione che sostiene Spacca, così come sono rammaricata dall\'assenza della sinistra radicale. Una coalizione di centro-sinistra di questo tipo potrebbe essere un segnale importante per la costruzione di una vera alternativa riformista all\'attuale governo centrale di centro-destra\".


L\'assessore provinciale Gianni Fiorentini (Sel) ha deciso di candidarsi alle regionali a sostegno di Massimo Rossi. Crede che questo possa diventare un problema politico per la sua giunta?

\"Fiorentini si è comporato da vero gentiluomo. Proprio questa mattina mi ha inviato una lettera in cui mi chiede di agevolarlo nel suo impegno per le regionali, sollevandolo dagli impegni che ha con la giunta provinciale. Una lettera che ho apprezzato molto perchè prova la grande coerenza di Fiorentini e la sua volontà di non alimentare eventuali polemiche politiche. Un gesto di grande nobiltà, quasi d\'altri tempi\".

In occasione delle elezioni europee aveva criticato lo sbarramento del 4%, che penalizzava i piccoli partiti. Come giudica, per le regionali, la quota del 5% (e il 3% per le coalizioni) prevista dalla nuova legge elettorale?

\"I partiti hanno fatto bene a mettersi insieme, dimostrando che è con l\'aggragazione che si combatte la frantumazione di un sistema politico. Laddove questo non è stato possibile, come ad esempio per i Radicali, posso solo augurarmi che tutti abbiano lo stesso diritto ad esistere politicamente, senza discriminazioni\"






Questa è un'intervista pubblicata il 23-02-2010 alle 16:48 sul giornale del 24 febbraio 2010 - 873 letture

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