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Pesca e Sfop: la Regione ha ben operato e non ha subìto tagli

pesca 3' di lettura 19/02/2010 - In netto contrasto con le brutte notizie nel settore Pesca per la mancanza del rinnovo dei Fondi comunitari dovuta a errori e ritardi amministrativi, in realtà le Marche sono “tutelate” dal loro corretto operato regionale!

In vista della rendicontazione alla Commissione europea della programmazione 2000-2006 dello SFOP (Strumento Finanziario di Orientamento della Pesca) l’Assessorato alla Pesca della Regione Marche ha fatto il punto sui risultati conseguiti e, ha espresso ampia soddisfazione. Le vicende SFOP sono state molto tormentate per una non coerente e lineare gestione da parte delle autorità del programma, cosa segnalata più volte, quale stato di sofferenza, dalle regioni fuori Obiettivo 1.


Il tutto ha posto le Regioni in seria difficoltà in due occasioni: dapprima nel 2005, aseguito della procedura comunitaria di messa in mora del programma, che ha comportato il blocco dei rimborsi delle domande di pagamento causa le anomalie rilevate nel sistema di gestione e controllo del programma (situazione risoltasi nel 2007, quando le Regioni hanno potuto incassare le risorse già spese nelle annualità precedenti); successivamente nel 2008, quando si è avuta notizia dell’applicazione del disimpegno automatico al programma per oltre 9milioni di euro di risorse pubbliche (quota SFOP e Fondo di rotazione), a causa dell’invio della certificazione di spesa del programma fuori termine! L’applicazione del disimpegno automatico non ha in ogni caso coinvolto i piani finanziari delle Regioni del DocUP (se non in minima parte per Lazio, Piemonte e Toscana), ma di fatto la sola dotazione del Ministero, che ha in ogni caso affermato, in sede di comitato di sorveglianza, di poter far fronte al disimpegno con risorse che comunque non era in grado di utilizzare nell’ambito della gestione di misure di sua competenza (quali arresto definitivo, fermo temporaneo, ammodernamento pescherecci…); la Regione Marche in particolare non ha subìto tagli. A fine programmazione, la performance raggiunta dalla nostra Regione è infatti più che positiva, attestandosi il livello della spesa ad oltre il 100% delle risorse comunitarie disponibili (che appunto non hanno subito decurtazioni ).


Il settore è stato pertanto tutelato nelle Marche, grazie al corretto operato della struttura amministrativa regionale che ha raggiunto gli obiettivi di spesa prefissi (sono state certificate risorse SFOP per 7,286 milioni di euro, a fronte di 7,251 disponibili). Se questi sono i risultati raggiunti a livello regionale nello SFOP, la nuova programmazione del FEP sembra già partire con il piede sbagliato: dopo un avvio ritardato, nonostante l’impegno regionale profuso nel recuperare il tempo perduto (praticamente tutte le misure di competenza sono state avviate e già si è proceduto alla liquidazione di istanze di contributo), nuovamente incombe sul programma la spada di Damocle della procedura del disimpegno automatico che pare essere stata attivata dalla Commissione europea sin da luglio 2009 (come sempre le Regioni ne vengono informate dopo mesi), causa, nuovamente, carenze nel sistema di gestione e controllo del programma.


Anche in questo caso sono a rischio i fondi per le Regioni ricadenti in area convergenza, i cui piani finanziari prevedono lo stanziamento di risorse sin dall’annualità 2007; mentre le Regioni fuori convergenza sono a serio rischio per l’annualità 2008, qualora la procedura non dovesse risolversi positivamente e comunque in tempi celeri! Si ripropone lo scenario già vissuto nello SFOP, in cui le Regioni subiscono gli eventi nonostante le capacità di spesa dimostrate, causa l’impossibilità ad esercitare un ruolo da protagonisti nella gestione dei fondi, come avviene per tutti gli altri settori dei fondi strutturali (FESR ed FSE) ed in quello agricolo (FEASR).






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 19-02-2010 alle 13:43 sul giornale del 20 febbraio 2010 - 905 letture

In questo articolo si parla di regione marche, economia, pesca





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