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Progetti integrati di filiera: l\'aggregazione che crea qualità e reddito

savarese, petrini, bisogni 3' di lettura 13/02/2010 - Macrofiliere e filiere locali, riconoscimento e valorizzazione delle produzioni di alta qualità nelle Marche, opportunità per gli operatori, accesso ai bandi. Di questo si è discusso nel seminario “Progetti integrati di filiera: l’aggregazione che crea qualità e reddito” in scena al Teatro dell’Iride di Petritoli venerdì 12 febbraio, in un territorio, quello della Val d’Aso, che rappresenta un’eccellenza regionale nel comparto ortofrutta sia dal punto di vista produttivo che da quello dell’organizzazione logistica e commerciale.

La strategia della Regione Marche all’interno del Programma di Sviluppo Rurale vuol favorire il recupero di valore per le imprese agricole sostenendo la diversificazione, l’aggregazione dei produttori, e riconoscendo le differenziazioni qualificanti. Concetti rafforzati dalla produzione di cibi biologici e dal marchio QM - Qualità Marche.



L’obiettivo è quello di garantire il riconoscimento delle eccellenze del territorio e la possibilità fondamentale, per gli agricoltori partecipanti alla filiera, di avere promozione e mercato. Il tema del convegno è stato affrontato dai relatori sia dal punto di vista tecnico che operativo. Elisa Savarese della Rete Rurale Nazionale ha illustrato i progetti integrati di filiera PIF, “I PIF sono accordi tra soggetti diversi che individuano insieme un progetto comune e lo realizzano in maniera integrata attraverso azioni coordinate e ottimizzazione degli investimenti – ha dichiarato la Savarese – l’obiettivo è l ‘aumento della competitività, la promozione e la valorizzazione della qualità e della tracciabilità dei prodotti. Tra le priorità di selezione per i bandi, particolare rilievo hanno il ritorno per la parte agricola, l’aggregazione del territorio coinvolto nella filiera, la coerenza del progetto rispetto alle misure previste”.



“Le filiere – ha chiarito Lorenzo Bisogni responsabile dei PF della Regione Marche - rappresentano rispetto ai bandi dell’attuale PSR un ulteriore impegno per circa 33.5 ml di euro di investimento. Gli elementi essenziali per gli accordi di filiera sono: il coinvolgimento di tutti gli anelli della filiera, la presenza di un soggetto promotore, la validità degli obiettivi del progetto in termini di quantità di prodotto, la partecipazione di produttori regionali, il numero di aderenti e fatturato previsto. Il tutto organizzato con contratto di filiera attraverso il principio della corresponsabilità degli aderenti”. Bisogni ha anche riferito della specifica situazione locale fornendo alcuni numeri dell’accordo di filiera della Val d’Aso.



Sono 86 le aziende agricole aderenti, 120 gli ettari di terreno a frutteto, la riduzione dei trattamenti chimici è del 90%, le nuove dotazioni per il 2010 ammontano a 2 ml di euro e 33 sono le pratiche in corso di adeguamento. Andrea Strafonda, funzionario della Regione ha posto l’attenzione sul bando per le macrofiliere. “Le macrofiliere richiedono una rete e un numero di attori più ampio. Le filiere ammesse sono: cereali, carne suina, carni bovine, latte bovino e produzioni biologiche, le manifestazioni d’interesse per partecipare devono essere espresse entro il prossimo 16 aprile, mentre, dopo i passaggi previsti, la graduatoria finale sarà stilata entro il 26 marzo 2011.



Le condizioni d’accesso per le filiere locali sono invece state presentate da Patrizia Barocci “Le filiere locali riguardano prodotti agroalimentari di qualità con un forte legame territoriale – dice la Barocci – e tre sono le tipologie previste: prodotto unico di riferimento, paniere di prodotti e prodotti biologici delle aree montane. Tutte le tipologie hanno parametri per l’accesso sia in termini territoriali che di fatturato. La dotazione prevista per le diverse misure ammonta a 16 ml di euro. Al termine delle relazioni, rappresentanti della Regione Friuli Venezia e della Regione Lazio hanno presentato le loro interessanti esperienze arricchendo i termini del confronto.








Questo è un comunicato stampa pubblicato il 13-02-2010 alle 17:22 sul giornale del 15 febbraio 2010 - 1151 letture

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