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Legacoop: le cooperative di produzione-lavoro resistono alla crisi

Vittorio Belardinelli, Simone Cecchettini, Fabio Badiali, Stefania Serafini 3' di lettura 13/02/2010 - Affrontati, in un confronto con l’assessore regionale alle Attività produttive Badiali, i problemi del settore e discusse le soluzioni per combattere il rallentamento congiunturale.

Le cooperative di produzione e lavoro di Legacoop Marche, attive nei settori manifatturieri ed industriali, resistono alla crisi anche se temono che gli effetti congiunturali saranno ancora pesanti nel 2010. Il fatturato, infatti, ha subito un calo, diverse sono le commesse perse e queste cooperative si trovano, spesso, a dover combattere anche una concorrenza sleale da parte di altre aziende, che occupano lavoratori in nero, o d’imprese che delocalizzano le produzioni solo per abbassare i costi del lavoro. Un’altra difficoltà per molte di queste cooperative, molte lavorano con le pubbliche amministrazioni, è dovuta ai ribassi degli appalti pubblici, che possono anche raggiungere il 40-50% sulla base economica della gara.



I presidenti delle 31 cooperative, con 466 soci e 772 occupati, un fatturato 2008 di 100 milioni di euro, hanno illustrato le loro problematiche all’assessore regionale alle Attività produttive, Fabio Badiali, in un incontro che si è svolto nella sede di Legacoop Marche, ad Ancona, un confronto e un bilancio sulla situazione e sulle prospettive di queste aziende. “Le cooperative di produzione e lavoro – ha detto Vittorio Belardinelli, presidente della cooperativa Tecnos di Belvedere Ostrense (An) e presidente del Comitato regionale settore Pl di Legacoop Marche – si stanno impegnando per continuare ad essere protagoniste dell’economia regionale, malgrado la crisi, ma soprattutto a mantenere il livello attuale di occupazione perché i lavoratori sono il nostro più importante capitale.



Certo, anche per noi le difficoltà sono notevoli ma dobbiamo lavorare per avere una migliore organizzazione, per utilizzare il marketing e il commerciale, per creare una rete di filiera produttiva e per promuovere la nascita di consorzi, per meglio affrontare il mercato, nazionale ed estero, perché è questo che serve per continuare a crescere, da adesso al futuro. E’ chiaro che abbiamo bisogno del sostegno del governo regionale per diventare più forti e per affrontare la crisi, ma abbiamo, soprattutto, necessità di risposte in tempi brevi perché l’economia corre e non può aspettare”. Concetti ribaditi anche da Simone Cecchettini, responsabile regionale cooperative Pl, secondo cui “la prossima uscita dei bandi della legge regionale per la cooperazione, la 5 del 2003, e i fondi del Fondcooper per le cooperative, potranno contribuire a migliorare le capacità di sviluppo delle nostre imprese, come anche la grande attenzione della Regione verso la capitalizzazione di queste coop, che sarà realizzata attraverso il Fondo sul capitale di rischio, gestito dal Confidicoop”.



Il direttore di Legacoop Marche, Stefania Serafini, rispetto al problema della competizione danneggiata da chi non applica il reale costo del lavoro, ha proposto “di utilizzare al meglio gli Osservatori provinciali per la cooperazione, strumenti che hanno, fra i loro compiti, anche quello di segnalare agli ispettorati del lavoro le aziende che non rispettano i contratti e le leggi sull’occupazione”. L’assessore regionale alle Attività produttive, Fabio Badiali, ha sottolineato che “i valori delle imprese cooperative sono fondamentali per l’economia e per la società e noi tutti dobbiamo contribuire a farli essere protagonisti. E saranno un valore aggiunto in quest’ anno in cui si dovrà continuare ad affrontare le conseguenze della crisi”. Difficoltà contro cui, la Regione Marche, ha già messo in campo il Fondo di solidarietà, il Fondo di garanzia, gli ammortizzatori sociali in deroga.



“Credo che anche le cooperative – ha detto Badiali – debbano impegnarsi per migliorare quei fattori di competitività, come l’innovazione e la ricerca, la formazione professionale, l’organizzazione e la creazione di rete d’imprese ma la politica, gli amministratori devono dettare e far rispettare le regole a tutti. Regole dell’economia che vanno affrontate non solo a livello regionale e nazionale ma almeno europeo per permettere a tutte le imprese di poter agire sullo stesso piano”.








Questo è un comunicato stampa pubblicato il 13-02-2010 alle 16:31 sul giornale del 15 febbraio 2010 - 1655 letture

In questo articolo si parla di attualità, legacoop, cooperative





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