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Crisi economica: la Regione ha lottato bene

mezzolani e ucchielli 4' di lettura 13/02/2010 - Al centro del programma Pd lavoro e la ricerca.

I sindaci di Pian del Bruscolo hanno sostenuto il lavoro della Giunta durante l’assemblea pubblica di venerdì 12 febbraio a Montecchio dal titolo “Lavoro, innovazione e sicurezza: le proposte del Pd per uscire dalla crisi”. Hanno parteciato gli assessori regionali Almerino Mezzolani e Fabio Badiali, il segretario Pd Palmiro Ucchielli e il professor Ilario Favaretto. Riconfermare l’attuale Governo regionale. E puntare sulla ricerca e l’ innovazione per superare la crisi in atto. Lo hanno chiesto i sindaci dei Comuni di Pian del Bruscolo venerdì sera durante l’assemblea pubblica organizzata dal gruppo Pd della Bassa Val del Foglia all’Hotel Blu Arena di Montecchio. Incontro a cui avrebbe dovuto partecipare anche il presidente degli eurodeputati del Pd David Sassoli, rimasto bloccato in aeroporto dal maltempo.



L’assessore regionale alla sanità Almerino Mezzolani e il collega Fabio Badiali hanno fatto il punto sulla situazione economica della Regione, sul sistema produttivo e sugli impatti sociali: “La regione Marche in questo difficile momento economico ha dovuto supplire alle mancanze del Governo centrale - ha esordito Mezzolani - . Prima della crisi siamo stati attenti a preservare e rafforzare l’assetto sociale ereditato. Ora le priorità sono altre. I sindaci dei territori ci danno l’esatta situazione: lamentano un falso federalismo che ha scaricato sui Comuni le responsabilità. Ecco perchè questo passsaggio elettorale è cruciale, per una politica alternativa e credibile”.



Proprio la nascita della sede elettorale a Morciola di Colbordolo, inaugurata la settimana scorsa, “rappresenta un punto di riferimento per i cittadini del terriorio e al servizio dei cittadni”, continua l’assessore. Sull’allenza appena firmata tra Pd e Udc, Mezzolani non sorvola: “Se nella nostra Provincia e nella nostra Regione non abbiamo passato i travagli di altre, è perché c\'è un gruppo che ha saputo anticipare i tempi e rimanere coeso. Questa alleanza, che ha impegnato Palmiro Ucchielli in prima persona, dimostra la lungimiranza del partito nel nostro territorio e la capacità di cambiare e di alzare il profilo riformista che da una parte vede i numeri ma dall’altra porta con sè coraggio per attuare riforme che siano alternative al degrado culturale. Una politica coraggiosa, come quella applicata in questi anni nel settore della Sanità con la stabilizzazione di 1600 precari, e il risanamento del bilancio per liberare risorse da distribuire sui servizi. Una politica che punti sulla ricerca, che abbia le idee e il coraggio di crederci. In questo passaggio dobbiamo lottare per trarre la forza per il futuro”.



“Abbiamo fatto squadra e dobbiamo continuare a lavorare in questa direzione - ha esordito Fabio Badiali, assessore regionale al lavoro e all’industria -. Ma per risolvere una crisi globale, ci vogliono politiche e regole globali che esaltino l’innovazione, la ricerca e la formazione professionale. Le piccole e medie imprese delle Marche che hanno retto alla crisi sono state proprio quelle lungimiranti, che alla strategia difensiva hanno preferito quella dell’attacco. E la Regione ha fatto la sua parte: 128 milioni di euro destinati all’innovazione, stanziati 3 milioni di euro per sostenere l’occupazione, 7 milioni di euro per istituire un fondo di garanzia e sostenere il credito di cui hanno potuto usufruire 6 mila aziende marchigiane, di cui 941 del pesarese”. E’ un fiume in piena Badiali: “Integrazione per fondi sociali ai Comuni pari a 3.5 milioni di euro, riduzione canone case popolari e riduzione dell’Irpef, incentivi per trasformare i contratti a tempo determinato in indeterminato. E per il 2010, 1 milioni e 100 mila euro di contributi europei”. Fondi importanti, “su cui nessun magistrato - incalza Badioli - ha mai messo le mani.



Ecco cosa è la politica seria, che produce riforme per dare una prospettiva futura”. Un appuntamento, quello di venerdì sera, a cui hanno partecipato anche la ricercatrice Germana Giombini, il professor Favaretto, il sindaco di Colbordolo Massimo Pensalfini, il sindaco di Montelabbate Claudio Formica, quello di Sant’Angelo in Lizzola Guido Formica, e il segretario regionale Pd Palmiro Ucchielli che ha subito allontanato lo spettro di “intrecci malavitosi in Regione” con un chiaro riferimento ai fatti che hanno travolto Bertolaso e ricordato che “la nostra provincia è una zona civile, che dà lavoro ed è un esempio per le Marche”. Affermazione condivisa dai sindaci presenti che hanno confermato il ruolo della regione, e dei suoi candidati, nel sostenere il lavoro e i territori colpiti dalla crisi: ”Le Marche si sono mosse meglio e prima - hanno detto -. Ma ora dobbiamo tutelare un benessere che scricchola facendo sistema tra Istituzioni e Aziende”.


da Almerino Mezzolani
assessore alla sanità
Regione Marche






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 13-02-2010 alle 17:33 sul giornale del 15 febbraio 2010 - 813 letture

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