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Verdi sull\'accordo Pd-Udc: \'Ucchielli ha disperso una grande coesione\'

Roberto primavera 3' di lettura 12/02/2010 - Ma chi gliela dà tutta questa sicurezza di vincere alleandosi con l\'UDC a Ucchielli (e Bersani)? chi gli garantisce che i voti che entreranno da una parte non usciranno da un\'altra?

Perché a questo punto saremo in tanti, credo, a chiederci se votare Spacca. Fino a qualche settimana fa questo dubbio non l\'avevamo: avevamo un Presidente e una coalizione uscenti, coesi e orgogliosi del lavoro svolto e con degli obbiettivi comuni per il futuro. Ma ora il quadro è nettamente cambiato. E il modo solleva molti dubbi, dato che il cambio delle alleanze non è maturato in un confronto aperto dentro gli organismi di base dei partiti. Né è chiaro quanto e come ad un cambio di alleanze corrisponda anche un cambio di contenuti programmatici.


Per capirci: in occasione del tour che, solo pochi mesi fa, ha portato Spacca nelle maggiori città della regione, quando è arrivato a Senigallia era fresco il dibattito attorno alla ipotizzata, nuova centrale turbogas a Corinaldo, gli chiedemmo garanzie sull\'improponibilità del progetto, in coerenza con il Piano Energetico Ambientale Regionale. La risposta ci rassicurò anche in virtù dei simboli che comparivano alle sue spalle. Oggi non ci sentiamo più tanto sicuri: l\'UDC di Casini è un partito filo nucleare. E che dire poi delle politiche di sostegno alla famiglia? Di quale famiglia si parla? E che significato dare a frasi come: \" finanziare l\'industrializzazione del sapere\" o \"riaffermare il ruolo insostituibile e prioritario della scuola pubblica in un corretto e proficuo rapporto di collaborazione e sostegno con quella paritaria\", scritte nell\'accordo appena siglato? E si potrebbe continuare.


La sensazione è che il Partito Democratico, alla ricerca di una strategia, abbia deciso di rischiare le Marche, una regione in fondo piccola, facendone il laboratorio di una svolta moderata, passando così sulla testa di centinaia di militanti e migliaia di elettori, svilendo la coesione di una coalizione che aveva sin qui, per molti anni e col contributo di tutte le componenti, ben governato. Le Marche sono una regione piccola, si, ma in cui si vive bene. Palmiro Ucchielli e tutti gli altri segretari che lo hanno assecondato in questa direzione hanno deciso di disperdere un tale patrimonio di coesione e buongoverno in nome di una strategia autoritaria e astratta che, seppure finalizzata a sconfiggere la destra, finirà per portare il centrosinistra a somigliarle sempre di più. Un risultato questo che renderà comunque grama l\'eventuale vittoria della coalizione di Spacca. Rimaniamo del parere che le alleanze vanno costruite sui programmi, e che i programmi debbano basarsi sulla coerenza di principi e strumenti. Senza tutto ciò i cittadini si trovano esclusivamente davanti ad accordi di potere, pura e semplice riproduzione del ceto politico.


da Roberto Primavera
Portavoce dei Verdi di Senigallia




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 12-02-2010 alle 17:08 sul giornale del 13 febbraio 2010 - 967 letture

In questo articolo si parla di verdi, politica, senigallia, roberto primavera





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