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Piccole e medie imprese: 6.5 milioni di euro per l\'innovazione

economia 2' di lettura 11/02/2010 - Innovazione tecnologica, organizzativa e commerciale, tutela dell’ambiente, sicurezza dei luoghi di lavoro. Questi i fronti d’intervento della legge 598, che garantisce contributi in conto interessi su finanziamenti accesi per la realizzazione di investimenti da parte di piccole e medie imprese.

Uno strumento – sottolinea l’Assessore alle Attività produttive - che può ora contare su oltre 6 milioni e 463mila euro in più rispetto ai 5 milioni e 350mila euro già precedentemente stanziati, grazie alla ripartizione del Fondo unico destinato alle imprese. Risorse importanti che, assieme al fondo di garanzia avviato lo scorso anno e rifinanziato con il Bilancio 2010 e l’iniziativa in Conferenza Stato Regioni sulla moratoria dei prestiti, contribuiscono a fornire una boccata d’ossigeno alle imprese, in un momento difficile per l’accesso al credito.


Lo strumento agevolativo 598 è stato ricalibrato rispetto al passato, in base alle nuove esigenze maturate in seguito alla crisi. In particolare è stato aumentato l’abbattimento del tasso d’interesse sui finanziamenti, portandolo dal 50 al 70 per cento, inoltre è stata prevista la possibilità di agevolare l’acquisto di stabilimenti in crisi. Ma non basta, da pochi giorni è infatti in vigore una novità, che riguarda l\'estensione della retroattività. Si potranno infatti presentare, beneficiando di un contributo in regime \"de minimis\" – cioè fino a 200mila euro - domande di agevolazione per investimenti attivati, in leasing o attraverso l’accensione di un prestito bancario, a partire dal primo gennaio 2008.


Una modifica introdotta da un lato per agevolare quelle aziende che pur in piena crisi hanno avviato investimenti innovativi, dall\'altro per consentire alle imprese i cui progetti sono ammissibili nelle graduatorie dei bandi già emanati, ma non finanziati per carenza di risorse, di ripresentare i progetti sulla normativa in questione. Ad oggi sono 217 le aziende che hanno presentato domanda per investimenti attivabili pari a circa 112 milioni di euro, la maggior parte delle quali proviene dalla provincia di Ancona, a seguire dalla provincia di Macerata e da quella di Pesaro e Urbino.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 11-02-2010 alle 17:21 sul giornale del 12 febbraio 2010 - 927 letture

In questo articolo si parla di regione marche, economia, soldi