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L\'attività agrituristica: le nuove frontiere dell\'impresa rurale

petrini 3' di lettura 11/02/2010 - L’attività agrituristica nelle Marche come opportunità di lavoro ad alto contenuto professionale rivolta in particolare ai giovani.

L’espressione di una vocazione regionale che riassuma e proponga le eccellenze del territorio facendo rete e sistema. Questo il quadro che esce dagli interventi dei relatori del convegno “L’attività agrituristica: le nuove frontiere dell’impresa rurale” svoltosi il 10 febbraio nella sala polifunzionale di Smerillo (FM). Un auditorium gremito, nonostante avverse condizioni meteo, da referenti istituzionali e numerosi operatori, testimonial diretti dell’imprenditoria agrituristica marchigiana. Relatori che hanno evidenziato come l’agriturismo, settore in forte crescita, indirizzato ad una sempre più qualificata, professionalizzata e variegata offerta, sia capace di creare valore e soddisfare la domanda italiana ed estera.



La Regione, che crede fortemente nello sviluppo del settore, sta definendo una nuova legge normativa dedicata agli agriturismo ed è impegnata a sostenere un apposito “pacchetto giovani”. Importante il contributo di Nicola De Felice, del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, che ha presentato l’Osservatorio Nazionale dell’Agricoltura, appositamente istituito per regolare le attività agrituristiche. “Il nostro approccio ideale - ha spiegato De Felice - si basa sullo sviluppo di uno stretto rapporto di collaborazione tra Osservatorio e rappresentanti di Regioni e associazioni di categoria. L’Osservatorio dovrebbe essere una sorta di antenna che capta le idee e le esigenze del mondo agrituristico aiutando a risolvere i problemi degli operatori tanto da diventare un traduttore capace di cogliere le istanze del territorio regolando il settore e tutelando il vero imprenditore agricolo”.



Carlo Hausmann, dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” - Master in Economia e Management del Turismo, ha così sintetizzato il suo intervento, arricchito da grafici e dati statistici: “Per costruire davvero un mercato è necessario lavorare sulle offerte a pacchetto, sapere cosa può essere acquistato e da chi, professionalizzando l’offerta. Il nostro paese e le Marche stanno andando bene ma per continuare a crescere, l’impresa agrituristica deve trasformarsi in microagenzia del proprio territorio e maturare la capacità di organizzare e vendere tutto ciò che di qualificante e tipico ha attorno”. Leonardo Lopez, del Servizio Agricoltura, Forestazione e Pesca della Regione Marche, ha presentato la nuova proposta di L.R. “Multifunzionalità e diversificazione aziendale” e i dati del settore: “Sono circa 750 le aziende agrituristiche della nostra regione, con un dato particolarmente significativo per ciò che riguarda l’ospitalità.



Ammontano infatti a 8.000 i posti letto disponibili che corrispondono ad una offerta molto alta pari al 90% degli agriturismo operanti in regione dotati di camere. Particolarmente significative anche le cifre rese disponibili dai bandi regionali: 28 milioni i finanziamenti del vecchio PSR, e 17 quelli già assegnati all’interno del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013, di cui 9,2 destinati al pacchetto giovani. Terminati gli interventi, i lavori sono proseguiti con la tavola rotonda costituita dai rappresentanti delle associazioni di categoria: Augusto Congiunti, Serenella Moroder, Elso Renzi e Emilio Landi che hanno dato voce alle istanze degli operatori. La giornata si è conclusa con l’illustrazione di interessanti case history. Molti degli imprenditori intervenuti al convegno hanno raccontato e condiviso da protagonisti le vicende aziendali e i successi raggiunti.








Questo è un comunicato stampa pubblicato il 11-02-2010 alle 17:43 sul giornale del 12 febbraio 2010 - 546 letture

In questo articolo si parla di attualità, Psr Marche





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