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Borgo Pace: un dvd sui carbonai del Montefeltro

antonio venturi 2' di lettura 11/02/2010 - E\' uscito in questi giorni un dvd sui carbonai del Montefeltro, con il quale si intende promuovere la conoscenza del lavoro degli ultimi carbonai, documentarne la tradizione orale e gestuale, diffonderne lo spirito non solo presso i cittadini, le istituzioni del territorio e le scuole, ma anche rilanciarne il ruolo attraverso una più ampia prospettiva, che tenga conto di tutti gli aspetti – ambientali, socio- economici, culturali e storici – legati al territorio specifico. 

C’era una volta il carbonaio, un lavoro antico fatto di sapienza e fatica, privazione e libertà, sorriso e miseria. Un mestiere antico tra il bosco, il fuoco ed il suo fumo. Lavorare la legna prestata da questi boschi e produrre carbone e carbonella nelle radure a ridosso dei torrenti, come nei ranchi dei boschi che vestono le nostre bellissime e aspre montagne, ha conservato caratteristiche di nomadismo stagionale, che ha costretto i lavoratori a costruire abitazioni in precario in simbiosi con il bosco dove vivevano la quotidianità nell’attività produttiva.



I carbonai che rimanevano per molto tempo nei boschi spesso venivano raggiunti da familiari, mogli e sorelle e sino alla fine dell’Ottocento anche dai figli. La civiltà dei carbonai, presente in passato in tutto l’entroterra della regione Marche oltre che in molte aree dell’Appennnino, è ancora attiva nel territorio della provincia di Pesaro e Urbino ed in particolare nei comuni di Borgo Pace e Mercatello sul Metauro. Tuttavia, anche in questa area, l’attività dei carbonai sta subendo un declino inesorabile e rischia la scomparsa: nel 2009 molti carbonai hanno lavorato la propria produzione per l’ultima volta.



Oggi corriamo quindi il rischio di perdere un grande patrimonio che per millenni ha caratterizzato il territorio: un\'attività in passato diffusissima nelle foreste dislocate attorno al vicino valico di Bocca Trabaria, ancora oggi presente nel territorio comunale nelle frazioni di Dese, Felcino, Figgiano, Lamoli, Palazzo Mucci, Parchiule, Valle e Villa. Un mestiere che mantiene un rapporto d’equilibrio, duro e duraturo, tra la comunità e il territorio. Un presente dal profumo remoto e lontano ma vicino all’anima arcana delle genti, che abitano e vivono, amandole, le strette valli di questo Appennino, la sua civiltà e la sua cultura. Una memoria che tende a dissolversi come le nuvolette di fumo che, un tempo, si elevavano fitte, quasi misteriose, sui monti e fra i boschi del Montefeltro.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 11-02-2010 alle 19:08 sul giornale del 12 febbraio 2010 - 979 letture

In questo articolo si parla di attualità, regione marche, montefeltro, Comune di Borgo Pace, antonio venturi, carbonai





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