Niente numero legale, sciolta l\'Assemblea legislativa delle Marche

1' di lettura 10/02/2010 - Il Consiglio regionale delle Marche chiude i lavori della legislatura con 4 scioglimenti anticipati in tre giorni. 

Si chiude tra le polemiche l\'ottava legislatura della regione Marche: l\'ultima assemblea del Consiglio regionale è stata sciolta dopo pochi minuti dall\'inizio dei lavori per mancanza del numero legale. Si tratta del quarto scioglimento anticipato in appena tre giorni, conseguenza diretta delle polemiche che stanno divampando all\'interno della maggioranza uscente, sopratutto tra sinistra radicale e Pd. E\' stato infatti il consigliere Altomeni (Prc) a richiedere la \"conta\" dei presenti: 14 in aula, contro i 21 necessari per arrivare al numero legale.

\"Dispiace che il Consiglio regionale termini i suoi lavori in maniera così ingloriosa\", dichiara l\'assessore uscente Stefania Benatti (Pd). L\'ingresso dell\'Udc nella coalizione di centro-sinistra e i malumori della sinistra radicale per l\'esclusione di Rifondazione e Comunisti Italiani sembrano trovare sfogo in una forma di protesta che ha fatto saltare le ultime assemblee della legislatura. Che prevedevano, tra l\'altro, la discussione di provvedimenti importanti, quali il piano regionale dei trasporti, il piano faunistico e venatorio e il programma turistico regionale per il 2010.

Durissima la reazione dell\'opposizione allo scioglimento dell\'Assemblea. \"E\' la conferma che che la maggioranza fa acqua da tutte le parti\", attacca Giancarlo D\'Anna (consigliere regionale del Pdl). \"C\'è un disagio che va avanti da tempo: sono divisi su tutto, mentre noi ora abbiamo un candidato presidente condiviso. Con queste condizioni, una nostra vittoria è possibile, se non addirittura probabile\".