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Unioncamere: 2009, anno nero per le imprese marchigiane

Economia 3' di lettura 04/02/2010 - Il 2009 anno nero per le imprese marchigiane. In 11.614 hanno chiuso i battenti mentre le nuove aziende iscritte alle Camere di commercio sono state 10.788, con un saldo n negativo di 826 imprese, che portano il totale delle imprese a 177.771.

Lo comunica l’Unioncamere regionale, la quale informa anche che le Marche, nel confronto con le altre regioni, stanno meglio dell’Emilia Romagna (-2.759), della Puglia (-1.702) e del Veneto (- 1.201) ma sono messe peggio di tutte le altre. In particolare del Lazio (+7.945), della Lombardia (+7.218) , della Toscana (+1.588) e della Calabria (+1.359). La crisi ha colpito soprattutto le piccole imprese artigiane che sono tornate sotto quota 52 mila (51.949) e che hanno perso 745 unità, per effetto delle 4.098 cessazioni e delle 3.353 inizi di attività. Il dato marchigiano, pur atteso, è in controtendenza rispetto a quello nazionale, che registra un aumento di 17.385 imprese iscritte alle Camere di commercio.

“Il segnale d’allarme che arriva dal mondo delle piccole e medie imprese marchigiane” commenta Unioncamere Marche, “non va sottovalutato, ma preso molto sul serio dalle istituzioni e dal sistema del credito. Tra i quasi 12 mila imprenditori della nostra regione che si sono dovuti arrendere, molti lo hanno fatto perché si sono visti negare il credito necessario per resistere. Anche per il 2010 resta forte il rischio che i criteri di Basilea 2, se applicati senza buon senso, penalizzino ulteriormente le condizioni di accesso al credito. Un compito importante spetta anche alle istituzioni: quello di sostenere e promuovere i processi di internazionalizzazione, la costituzione di reti e di filiere, i processi di aggregazione e innovazione.”

Il Centro Studi Unioncamere, che ha elaborato i dati Movimprese per settori, rende noto che a pesare di più nel bilancio negativo del 2009, è stata l’agricoltura (-1.052). Decisamente male anche il commercio (-676), il manifatturiero (-642) e le costruzioni (-484) che, per la prima volta da molti anni fanno registrare una diminuzione del numero delle aziende. In discesa i servizi di alloggio e ristorazione (-254), i trasporti (-155), le attività immobiliari (-99) ma anche tutti i servizi, seppure in misura più contenuta. “In questo contesto di difficoltà del sistema produttivo” precisa Unioncamere “conforta il continuo incremento delle società di capitale, (+977) rispetto al calo delle società individuali (-1.515 ) e delle società di persone (-394) mentre anche le cooperative salgono da 2.459 a 2.544. Questo significa che la scelta di fare impresa è sempre più un progetto consapevole, che coinvolge competenze elevate e risorse adeguate”. L’analisi dei flussi imprenditoriali sul territorio, disegna un sistema produttivo in forte difficoltà ad Ascoli (-398) ma anche nelle province di Ancona (-207), Pesaro (-207) e Macerata (-184). In controtendenza la nuova provincia di Fermo (+170), grazie soprattutto ad edilizia, commercio e servizi.





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 04-02-2010 alle 00:17 sul giornale del 04 febbraio 2010 - 696 letture

In questo articolo si parla di economia, unioncamere





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