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Serra De\' Conti: schianto fatale sull\'arceviese, muore Andrea Bolchi

andrea Bolchi 4' di lettura 30/01/2010 - Un rettilineo insidioso, costeggiato da fitti alberi. E poi l\'asfalto reso viscido dalla pioggia e l\'alta velocità. Una corsa finita in tragedia quella in cui ha perso la vita Andrea Bolchi, 27enne originario di Cremona, ma da anni residente a Senigallia.

Andrea, molto noto in città per la sua attività come dj e organizzatore di feste ed eventi, era alla guida della sua Bmw M3, una coupè di grossa cilindrata. Stava percorrendo la provinciale arceviese, dopo la mezzanotte, quando all\'improvvisa la tragedia. Andrea, lungo il rettilineo, ha perso improvvisamente il controllo della sua auto uscendo di strada e andandosi a schiantare contro due alberi. Il primo e violente impatto contro il primo albero non ha fermato la corsa del bolide che ha centrato in pieno il secondo albero. Uno schianto tremendo e che non ha lasciato scampo al giovane dj. I soccorsi, allertati da alcuni automobilisti, sono stati tempestivi. Sul posto è accorsa l\'ambulanza del 118 di Senigallia. I sanitari, aiutati dai Vigili del Fuoco che hanno estratto il giovane dall\'auto, ridotta un groviglio di lamiere, si sono subito reso conto della gravità delle condizioni del ragazzo. Poi la corsa disperata verso l\'ospedale di Senigallia dove Andrea era arrivato ancora vivo.




Nonostante i medici abbiano tentato il tutto e per tutto per il giovane non c\'è stato nulla da fare. Andrea è deceduto poco dopo l\'arrivo al nosocomio cittadino. Troppo gravi le lesioni riportate nell\'incidente e soprattutto le emorragie interne riscontrate dai medici. Secondo la ricostruzione della dinamica dell\'incidente fatta dai carabinieri di Jesi, intervenuti per i rilievi, a provocare l\'incidente (Bolchi era solo alla guida della Bmw) sarebbero stati l\'asfalto viscido per la pioggia e anche la velocità sostenuta. I motori, insieme alla musica, erano la grande passione di Andrea. Suo orgoglio era il Porche bianco fiammante che teneva spesso parcheggiato nel giardino della sua abitazione in via Sella, una parallela del lungomare Marconi. Nella villa di famiglia Andrea aveva scelto di vivere, dopo essersi trasferito a Senigallia. In casa aveva allestito anche un piccolo studio di registrazione, assecondando così il suo amore per la musica. Qualche anno fa Andrea era stato “miracolato”. In sella ad una moto aveva avuto un grave incidente tanto da rimanere in coma farmacologico, all\'ospedale di Fano, per diverso tempo. Stavolta però il destino con Andrea non è stato altrettanto benevolo. La notizia della morte di Andrea si è diffusa tra gli amici in tarda mattinata, e molti hanno appreso della tragedia tramite Facebook dove Andrea aveva una pagina aperta al pubblico.



Tra gli amici di Andrea anche David Petrolati, noto gestore di locali, che con la vittima aveva più volte lavorato. “Abbiamo lavorato insieme quando gestivo Il Locale, amava la musica come la amo io. E proprio la musica ha rafforzato la nostra amicizia. Era un ragazzo molto buono, uno di quelli che non farebbe mai del male a nessuno -ricorda Petrolati- Dall’incidente avuto con la moto qualche anno fa aveva imparato molto. Andrea era come tanti altri ragazzi della sua età, adesso sembrano parole di circostanza, ma conoscevo lui e conosco la sua famiglia da anni e posso dire con certezza che sono delle persone fantastiche, che non meritavano un dolore così grande”. I funerali di Andrea Bolchi saranno celebrati lunedì alle 15 nella chiesa di San Martino, nel centro storico cittadino. La decisione è stata presa dai genitori di Andrea, dopo il nulla osta del magistrato arrivato nella mattinata di sabato subito dopo l\'ispezione cadaverica.









Questo è un articolo pubblicato il 30-01-2010 alle 13:11 sul giornale del 01 febbraio 2010 - 3813 letture

In questo articolo si parla di cronaca, giulia mancinelli, serra de' conti, andrea bolchi





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