Pakistana rapita: padre ai domiciliari, libera la madre

Ha ottenuto gli arresti domiciliari Akatar Mahmood, il pakistano residente con la famiglia a Senigallia, accusato del rapimento della figlia diciassettenne Almas, mentre la moglie Aslam è stata rimessa in libetà con l\'obbligo di firma nella caserma dei carabinieri di Senigallia tra volte la settimana.
E\' quanto deciso dal gip di Pesaro Raffaele Cormio nei confronti della coppia pachistana che aveva rapito la figlia Almas da una comunità di accoglienza di Fano. Il Tribunale dei minori di Ancona aveva affidato la ragazza ai servizi sociali dopo le violenze e prevaricazioni continue del padre-padrone che non accettava lo stile di vita all\'occidentale della figlia.
Il giudice ha convalidato venerdì mattina l\'arresto per il sequestro, ma nell\'ordinanza sottolinea che il fatto si è \'\'ridimensionato\'\'. Quando Almas ha ribadito ai suoi genitori di non voler tornare a vivere in famiglia, i due avrebbero infatti rinunciato ad altri \'\'atti di costrizione\'\', mostrando \'\'una condotta di ravvedimento\'\'. Condotta testimoniata dalla telefonata che Akatar ha fatto carabinieri di Senigallia con cui annunciava il dietrofront di tutta la famiglia scappata, subito dopo il rapimento, a Roma.

Questo è un articolo pubblicato il 22-01-2010 alle 18:42 sul giornale del 23 gennaio 2010 - 1265 letture
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