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Fano: al Teatro della Fortuna, la \'Venere di Mosca\'

Elena Obraztsova 3' di lettura 18/01/2010 - Si è esibita nei più importanti teatri d’opera del mondo con i direttori più famosi, da von Karajan a Muti a Maazel ad Abbado, al fianco di illustri colleghi come Domingo, Pavarotti, Carreras, Ghiaurov, Freni, Scotto, Bergonzi, Barbieri, Caballé.

È stata la prima cantante russa a diventare una delle più grandi star del firmamento lirico dopo Fjodor Chaliapine il mitico basso che fu con Enrico Caruso il cantante più popolare di quel tempo. Il suo nome è Elena Obraztsova ed è la protagonista del secondo appuntamento della Torelliana 2010, tra i più attesi del contenitore musicale del Teatro della Fortuna, mercoledì 20 gennaio (inizio ore 21.15). Prima donna assoluta che si è imposta sulla scena per talento e bravura ma anche per il suo indiscusso fascino, “prima donna al cubo” - come l’ha definita il direttore artistico della Fondazione Teatro della Fortuna, il soprano Fiorenza Cedolins, – e conosciuta nel mondo lirico come la “Venere di Mosca”.

Una presenza che caratterizza il salto di qualità della programmazione della Torelliana espresso dal nuovo direttore artistico che ha voluto portare a Fano artisti divenuti famosi a livello internazionale grazie solo al loro talento e al loro valore. Russa di San Pietroburgo Elena Obraztsova è forse il più grande mezzosoprano vivente. Ha debuttato giovanissima nel 1963 al Teatro Bolscioj nel ruolo di Marina nel Boris Godunov di Musorgskij. L’anno dopo era alla Scala di Milano e da lì nei più grandi teatri del mondo. Nel 1970 riceve la medaglia d’oro al Concorso Internazionale Čajkovskij: di quella giuria faceva parte Maria Callas che le diede un dieci più. Ricchissimo il programma del suo recital al Teatro della Fortuna che sarà accompagnata al pianoforte dal M° Giulio Zappa.

Si apre con quattro brani dalle Chansons grises e le Mélodies di Reynaldo Hahn, compositore francese, allievo prediletto di Jules Massenet di cui invece sentiremo “Va! Laisse couler mes larmes” dal Werther. Due i brani di Francis Poulenc, “Hôtel” da Banalités e “La reine de coeur” da La courte Paille, seguiti da La Diva de l’Empire di un altro grande compositore francese, Erik Satie. Un salto in Russia con la “Scena della Contessa” da La regina di spade di Čajkovskij per tornare subito alla Francia di Camille Saint-Saëns - “Mon coeur s’ouvre a ta voix” da Samson et Dalila - e di Jacques Offenbach - “Aria della Ubriaca” da La Périchole – e, naturalmente, a quel Georges Bizet autore di Carmen che fu il cavallo di battaglia della Obraztsova (era lei la Carmen di Zeffirelli nel film del 1978 accanto a Placido Domingo) e di cui qui ripropone le due più celebri romanze, “Les cartes” e “Habanera”.

Il concerto si chiude con alcune romanze russe tradizionali, essendo il mezzosoprano di San Pietroburgo anche un’apprezzata interprete di musica da camera ed in particolare esecutrice innovativa delle romanze di Čajkovskij e Rachmaninov di cui ha saputo approfondire, come pochi, il testo poetico.







Questo è un comunicato stampa pubblicato il 18-01-2010 alle 15:46 sul giornale del 19 gennaio 2010 - 831 letture

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