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Marche OGM Free: campagna di semina 2009

agricoltura 3' di lettura 22/03/2009 - La Regione Marche avvia un monitoraggio del territorio per impedire l’impiego di sementi geneticamente modificate (Ogm).

In vista della campagna di semina 2009, la Giunta regionale ha predisposto un Piano di salvaguardia che verrà gestito dal Nucleo di prevenzione già costituito, composto da funzionari regionali che si avvarranno della collaborazione del Corpo forestale dello Stato, dell’Assam (Agenzia servizi settore agroalimentare Marche), dell’Istituto zooprofilattico sperimentale Umbria e Marche. Entro aprile 2009 verranno effettuati controlli a campione per contrastare la presenza di sementi di mais e soia contaminate. Successivamente verranno verificate quelle impiegate per le colture di seconda semina. Nelle Marche la coltivazione del mais interessa una superficie media di 15 mila ettari, mentre la soia risulta una coltura molto marginale che coinvolge una superficie non significativa.

L’obiettivo – spiega il vicepresidente e assessore all’Agricoltura, Paolo Petrini – è quello di garantire agli agricoltori l’impiego di sementi convenzionali iscritte nel registro nazionale delle varietà i cui lotti risultino esenti dalla presenza accidentale di Ogm. In questa maniera intendiamo tutelare anche i consumatori marchigiani, garantendo la qualità e la salubrità delle colture agricole e dei prodotti agroalimentari della regione, con particolare riguardo alle produzioni biologiche, evitandone la contaminazione fin dalla fase della semina”.

Ai sensi della legge regionale 5/2004 è vietato l’utilizzo della soia e del mais transgenico in tutto il territorio delle Marche. Questa soia e questo mais, però, possono essere commercializzati in tutti i 27 Paesi dell’Unione europea. “L’attività primaria sarà, allora quella – evidenzia Petrini – di verificare se le sementi circolanti nelle Marche risultino conformi e quindi non contaminate da Ogm. Per evitare sovrapposizioni nei controlli e nelle analisi, verranno prelevati campioni di mais e soia nelle cinque province marchigiane, solo delle partite di sementi preventivamente non verificate attraverso il Piano di controllo nazionale predisposto dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Sulla base dei risultati analitici, verrà stilata un’analisi del rischio e predisposti i successivi provvedimenti”. I rilievi analitici verranno effettuati nei laboratori di Fermo o Perugia. In caso di necessità saranno attivati anche altri centri di analisi.

Il Piano di prevenzione 2009 della Regione si articola in quattro settori: oltre al controllo delle sementi, prevede un monitoraggio del mais e della soia in fase di raccolta e stoccaggio (l’impiego di mezzi meccanici, in queste circostanze, rappresenta un momento critico per un’eventuale contaminazione Ogm); una verifica sugli alimenti animali (a base di mais e soia); attività di informazione e comunicazione rivolte agli agricoltori e ai consumatori.


A questo proposito, il 27 marzo a Loreto (AN) si terrà un seminario nazionale sul tema “Gli OGM:dalla contaminazione accidentale ai distretti free”. Si svolgerà, invece, ad Urbino, il 18 e 19 giugno, la 7a Conferenza internazionale della Rete delle Regioni d’Europa Ogm Free, organizzata dalla Regione Marche in quanto regione aderente alla Rete delle Regione europee OGM- FREE.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 22-03-2009 alle 18:49 sul giornale del 23 marzo 2009 - 786 letture

In questo articolo si parla di regione marche, politica, agricoltura, monitoraggio





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