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Codice Rosso, protezione civile e piccoli Comune: Spacca, \'modello di riferimento\'

spacca 2' di lettura 22/03/2009 - “La protezione civile rappresenta un punto di riferimento organizzativo per tutte le istituzioni e un efficiente modello operativo per dare risposte alla comunità”. Lo ha affermato il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, a conclusione della quinta edizione di Codice Rosso, la manifestazione nazionale della protezione civile ospitata nei padiglioni della Fiera di Ancona.

Spacca ha partecipato alla sessione dedicata ai “Modelli organizzativi nelle prospettive delle riforme federaliste”. Ha sottolineato il ruolo fondamentale delle amministrazioni comunali e del volontariato che rappresentano anelli importanti nel sistema della protezione civile nazionale e regionale.


Nelle Marche si è registrata una crescita esponenziale nel volontariato di protezione civile – ha detto Spacca – grazie anche alla collaborazione tra le istituzioni locali”. Un fenomeno che va governato, perché, insieme all’entusiasmo, deve crescere anche la capacità professionale di dare risposte nelle varie articolazioni della vita sociale: dalla sanità, alla gestione delle emergenze, dalla salvaguardia del territorio, alla tutela dei beni ambientali e culturali.


È necessario, secondo il presidente, perseguire la strada delle aggregazioni – tra amministrazioni locali e volontariato – perché “occorre raggiungere una capacità d’intervento dimensionata all’entità dei problemi”. Nelle Marche, ha spiegato Spacca, “stiamo creando una rete infrastrutturale che prevede investimenti anche nella logistica e nelle reti immateriali, settori utili all’operatività della protezione civile. Stiamo investendo 80 miliardi nella diffusione della banda larga, per una connessione completa della nostra regione”.


Insieme a questi interventi, secondo il presidente, occorre però investire nella formazione del personale e nella promozione della sensibilità civica, perché “tutta la comunità marchigiana è chiamata a prender coscienza del problema della sicurezza”, che non può ricadere solo sulle spalle del volontariato, ma deve vedere protagonisti tutti i cittadini e tutte le istituzioni.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 22-03-2009 alle 18:09 sul giornale del 23 marzo 2009 - 804 letture

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