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La crisi non ferma le nuove imprese gestite da extracomunitari

immigrati 2' di lettura 20/03/2009 - Lo scorso anno, nelle Marche, sono aumentate di 615 unità, passando da 7.059 a 7.674. Una corsa ad avviare attività in proprio meno impetuosa rispetto all’anno precedente ma comunque consistente. Soprattutto da parte di immigrati cinesi, marocchini e albanesi. Ma anche egiziani, tunisini, senegalesi, del Bangladesh e dei Paesi balcanici.

“La nascita di nuove imprese” commentano Cna e Confartigianato Marche che hanno messo a confronto i dati Unioncamere del 2007 e del 2008 “è sempre un fatto positivo, soprattutto se ad avviare attività imprenditoriali sono immigrati regolari, desiderosi di una piena integrazione. Tuttavia occorre analizzare il fenomeno attentamente perché in molti casi si tratta di attività marginali e precarie, soprattutto nei settori delle costruzioni, del commercio e della moda, che sono quelle con il maggior numero di imprese extracomunitarie”. Nella nostra regione gli imprenditori extracomunitari sono il 7,2 per cento del totale mentre nel 2007 erano il 6,6 per cento.



Il maggior numero di queste attività si trova nella provincia di Macerata dove sono attive 2.146 aziende di immigrati (+151 rispetto all’anno precedente). Seguono Pesaro Urbino con 1.903 imprese (+90), Ascoli Piceno con 1.883 titolari d’azienda stranieri (+188) e Ancona con 1.787 (+186). Per oltre un terzo si tratta di imprese commerciali (2.783) e per un altro terzo di aziende edili (2.439) mentre le imprese manifatturiere sono 1.358. Le imprese rimanenti si dividono tra agricoltura (200), trasporti (261), attività immobiliari (220, servizi (147) e alberghi e ristoranti (140). A crescere nel 2008 sono state soprattutto le imprese di costruzioni (+203) per lo più attività individuali di muratori o imbianchini.



Spesso lavoratori dipendenti che si sono messi in proprio dopo aver perso il lavoro a causa della crisi. Consistente anche il numero di nuove imprese nei comparti manifatturieri (+168) e del commercio (+165). Le Marche si piazzano all’ottavo posto fra le regioni italiane come percentuale di imprenditori extracomunitari sul totale. Al primo posto si colloca la Toscana con l’11,4 per cento, grazie soprattutto al tessile pratese. Segue la Lombardia con il 10,2 per cento ed una nutrita colonia di imprese commerciali cinesi. Precedono le Marche anche l’Emilia Romagna (9,5%), il Friuli (8,8%), il Veneto (7,8%) e il Lazio (7,6%).






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 20-03-2009 alle 18:08 sul giornale del 20 marzo 2009 - 730 letture

In questo articolo si parla di attualità, immigrati, CNA e Confartigianato





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