Le Marche dicono no alla 133

Il taglio indiscriminato dei fondi e la conseguente costrizione a ricorrere alle fondazioni private, insieme al blocco delle assunzioni, sono provvedimenti che riteniamo inaccettabili e assolutamente dannosi per l\'Università Italiana.
Inoltre, è evidente che le possibili conseguenze, ovvero l\'aumento delle tasse, l\'introduzione del numero chiuso e il controllo della Ricerca e della Didattica da parte dei privati, sono provvedimenti che caratterizzano la fine di un sistema libero, pubblico, di qualità e accessibile a tutti.
Quindi la protesta di mercoledì 5 novembre, programmata su scala regionale, vuole rivendicare la necessità di aprire un dialogo costruttivo con il Ministro Gelmini, che non può prescindere dal ritiro (o dalla revisione?) degli articoli 16 e 66 della Legge n.133 - Tremonti.
Infine, chiediamo che l\'Università sia considerata non come un peso o una spesa di cui liberarsi, ma al contrario come un mezzo per uscire dal difficile momento che attanaglia l\'economia mondiale e quindi come una risorsa per il paese e la società civile.
Assemblea no133 Ancona
UNICAM contro la 133 (Camerino)
Movimento no133 Macerata
UNIURBINLOTTA (Urbino)

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 06-11-2008 alle 01:01 sul giornale del 06 novembre 2008 - 1042 letture
In questo articolo si parla di attualità, università, Assemblea Generale di Ateneo No 133, ancna