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Chiaravalle: ennesima truffa ai danni di anziani

112 2' di lettura 27/05/2008 - Nonostante i continui appelli delle forze dell\'ordine verso gli anziani e non solo riguardo l\'attenzione alle truffe, i malviventi che usano questa tattica per sottrarre soldi alle persone sono sempre di più.

A Chiaravalle una donna di venticinque anni , nomade, domiciliata a Falconara Marittima, su cui gravano precedenti per truffa ai danni di una coppia di anziani del luogo, è stata denunciata all\'A.G dai carabinieri.


I fatti si sono svolti alcuni giorni fa quando la donna si è presentata alla porta di una coppia di anziani, lei settantacinquenne e lui ottantenne, fingendo di essere un\'impiegata delle Poste Italiane, inviata dalla Società per controllare delle banconote che gli anziani tenevano a casa in quanto potevano essere false.


I due coniugi per nulla insospettiti hanno mostrato alla donna 2.500 euro in contanti che avevano in casa, così la finta impiegata dopo averle visionate e tranquillizzato gli anziani circa la veridicità delle banconote , li ha riconsegnate, e sempre gentilmente si è congedata lasciando la casa.


Alcuni minuti dopo i due coniugi hanno iniziato a nutrire qualche piccolo sospetto tanto che la moglie è andata a ricontrollare i soldi ma questi erano spariti. I coniugi molto turbati hanno detto tutto ai figli che hanno poi chiamato i carabinieri. Gli agenti che già indagavano per fatti analoghi verificatesi in paese alcuni mesi fa , hanno subito effettuato le indagini del caso e sono arrivati all’identificazione della donna che senza nessuno scrupolo ha truffato e derubato gli anziani .


Sul conto della nomade oltre alla denuncia all’A.G. è stato richiesto alla Questura di Ancona l‘emissione del foglio di via obbligatorio dal Comune di Chiaravalle per tre anni.


I Carabinieri di Jesi sensibili al fenomeno delle truffe agli anziani, che oltre al danno economico minano la serenità, hanno avviato già da alcuni mesi una campagna informativa sul fenomeno spiegando le misure atte ad evitare le truffe. Tuttavia si ribadisce che nessun ente o società invia a casa degli addetti a controllare le banconote o a riscuotere somme i denaro, quindi bisogna diffidare di coloro che si spacciano per essi e non bisogna assolutamente farli entrare in casa, ma in caso di sospetto contattare il 112 o il 113.


di Alessandra Tronnolone
redazione@viveresenigallia.it




Questo è un articolo pubblicato il 27-05-2008 alle 01:01 sul giornale del 27 maggio 2008 - 804 letture

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