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Senigallia: pignorati tutti i beni immobili del Comune

ex gil 3' di lettura 23/05/2008 - Una svolta clamorosa nel contenzioso in atto tra il Comune e la ditta vincitrice della gara d\'appalto per i lavori di ristrutturazione della ex Gil: la Sacramati ha pignorato tutti i beni immobili del Comune di Senigallia.

L\'impresa, che è stata licenziata dal cantiere per gravi ritardi, inadempienze e irregolarità nell\'esecuzione dei lavori, ha avuto la meglio nel lodo arbitrale instaurato con il Comune che è stato condannato al pagamento alla ditta di oltre due milioni di euro.


Una sentenza contro la quale il comune di Senigallia ha presentato ricorso ma l\'udienza è fissata per il 2012. Nel frattempo l\'ente avrebbe dovuto già pagare il risarcimento alla Sacramati. Così non è stato e venerdì scorso l\'ufficiale giudiziario ha notificato al Comune il pignoramento di tutti i beni immobili di sua proprietà.


Un elenco di 22 edifici, tra cui Palazzo del Duca, palazzo Gherardi fino alla stessa residenza municipale, che rischiano di essere messi all\'asta, in base al loro valore catastale, fino all\'equivalente di oltre 2 milioni e mezzo di euro che spettano alla Sacramati.


Se il comune vuole scongiurare il pericolo, dovrà mettere mano alle casse comunali (proprio mercoledì sera in Consiglio Comunale è stata approvata una variazione fuori bilancio per il lodo Sacramati) e pagare l\'impresa ingaggiando una lotta contro il tempo. Il pagamento infatti dovrà essere effettuato prima che i legali dell\'impresa chiedano la trascrizione del pignoramento alla conservatoria dei registri immobiliari proseguendo poi con la messa all\'asta dei beni immobili.


Il comune di Senigallia è il primo in Italia ad essere pignorato -chiosa Roberto Paradisi del Coordinamento Civico- è uno scandalo. A questo punto il sindaco e tutta la giunta devono dimettersi per andare subito a nuove elezioni. Il comune ormai ha perso su tutti i fronti. Ha perso l\'arbitrato, ha perso la richiesta di sospensiva, adesso c\'è il pignoramento. Il comune deve pagare immediatamente quanto stabilito dalla sentenza perchè con questa arroganza e testardaggine sta facendo pagare inutili oneri aggiuntivi e spese legali, oltre ai due milioni e mezzo di euro, ai cittadini”.


In commissione l\'assessore al bilancio Michelangelo Guzzonato ha annunciato di aver riconteggiato gli interessi del risarcimento risparmiando 250 mila euro -aggiunge Daniele Corinaldesi- ma non ha detto se la Sacramati accetterà. E se non lo fa? Dobbiamo aspettarci adesso un nuovo contenzioso”.


A provocare lo sdegno del Coordinamento Civico anche la notizia del pignoramento passata sotto silenzio dal sindaco e dalla Giunta. “Mercoledì sera in Consiglio abbiamo discusso la variazione fuori bilancio per il risarcimento della Sacramati e nessuno della maggioranza ha fatto parola del pignoramento che era stato notificato al Comune il venerdì precedente -accusa Fabrizio Marcantoni- è inammissibile! A questo punto devono andare tutti a casa. Ci sono cose che sfuggono a qualunque logica. Il comune poteva rescindere il contratto con la Sacramati nel 2004, appena saputo del subappalto illegale al cantiere ma non l\'ha fatto e non l\'ha eccepito neanche nel lodo. Perchè? O i dirigenti sono incapaci o c\'è dell\'altro che non ci hanno detto”.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 23-05-2008 alle 01:01 sul giornale del 23 maggio 2008 - 3009 letture

In questo articolo si parla di roberto paradisi, ex gil, comune di senigallia, giulia mancinelli, politica, fabrizio marcantoni, daniele corinaldesi, lodo sacramati





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