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Pesaro: Minotaurus, in scena i detenuti

minotaurus 2' di lettura 16/05/2008 - Domenica 18 maggio il Teatro Sperimentale di Pesaro ospita Minotaurus, penultimo appuntamento di TeatrOltre, rassegna che dà voce alle esperienze più significative della scena contemporanea promossa dagli Assessorati alla Cultura dei Comuni di Urbino e Pesaro, dalla Fondazione Teatro della Fortuna di Fano, dalla Provincia di Pesaro e Urbino, dall\'Amat, dalla Regione Marche e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Liberamente tratto da Il Minotauro di Friedrich Dürrenmatt, Minotaurus rappresenta l\'evento conclusivo del progetto di attività di teatro in carcere realizzato da Cristian Della Chiara e Ciro Limone insieme ai detenuti della Casa di Reclusione di Fossombrone per l\'associazione culturale Teatroaponente.

Affiancati dalla danzatrice Anna Rebecchi, sono loro gli interpreti e i veri protagonisti di uno spettacolo costruito su continue analogie e confronti - il labirinto ed il carcere, il minotauro ed il detenuto - capaci di dare voce a chi vive in un mondo a parte.


L\'opera di Dürrenmatt, composta nel 1985, rielabora il mito del Minotauro, di Teseo e di Arianna in una chiave moderna: il dramma è quello dello smarrimento di ogni individuo di fronte all\'incontro con la propria coscienza. L\'autore descrive il mostruoso essere dal punto di vista del diverso, dell\'escluso, di colui che non può entrare nella relazione sociale e quindi non ha accesso al logos raffigurato dal filo di Arianna. Metà uomo e metà toro, creatura buona e cattiva insieme, colpevole ed innocente allo stesso tempo, il Minotauro è un essere anomalo, escluso e recluso, innocente della propria non appartenenza alle regole. Le pareti del labirinto in cui vive sono di vetro: e così, ad ogni momento, la creatura ha di fronte a sé le immagini delle sue immagini. Non può avere consapevolezza di dove si trovi, né di cosa possano volere quelle creature accovacciate attorno a sé: vive un\'esistenza totalmente artificiosa, sempre al limite della conoscenza delle sensazioni di amore, gioia, felicità e infelicità, paura e tormento.


L\'Associazione Culturale Teatroaponente opera all\'interno della Casa di Reclusione di Fossombrone dal 2005; per i primi due anni all\'attività teatrale è stato affiancato uno studio scientifico promosso dall\'Università degli Studi di Urbino \"Carlo Bo\", volto a stabilire i risultati positivi del teatro sul disagio psichico dei detenuti. Dallo scorso anno l\'associazione Teatroaponente ha proposto autonomamente alla Direzione della Casa di Reclusione la prosecuzione del progetto, il quale è stato accolto con pareri più che favorevoli. L\'attività teatrale è resa possibile grazie alla preziosa collaborazione di tutto il personale della Casa di Reclusione; a partire dalla direttrice, Maria Lucia Avantaggiato, gli educatori Angela Rutigliano e Maurizio Proietti, il commissario Andrea Tosoni, l\'Ispettore superiore Silvano Simoncelli e tutto il corpo di polizia penitenziaria.


Per informazioni e biglietti (posto unico numerato euro 10, ridotto euro 8): biglietteria Teatro Rossini 0721 387621, Amat 071 2072439, www.amat.marche.it (vendita biglietti on line). Inizio spettacolo ore 17.30.









Questo è un comunicato stampa pubblicato il 16-05-2008 alle 01:01 sul giornale del 16 maggio 2008 - 1486 letture

In questo articolo si parla di teatro, spettacoli, pesaro