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Luca Rodolfo Paolini, parla il primo leghista eletto nelle Marche

Luca Rodolfo Paolini 3' di lettura 19/04/2008 - È il primo parlamentare marchigiano eletto nelle file della Lega. E il primo leghista eletto nelle Marche. Ma su quest\'ultimo primato c\'è ancora da attendere: perché lui, Luca Rodolfo Paolini, avvocato fanese, 48 anni, segretario regionale della Lega Nord Marche, non ha vinto solo in terra marchigiana ma anche in Toscana.

Quale regione andrà a rappresentare alla Camera dei Deputati?


\"Mi sto consultando con Bossi e Calderoli, non è stata ancora presa l\'ultima decisione - confessa Paolini - Inizialmente pensavo di essere eletto direttamente in Toscana, mentre nelle Marche passavo solo sulla base dei cosiddetti \"resti\". Invece è accaduto l\'opposto e ne sono doppiamente felice. Sono stato eletto grazie ai voti della mia gente, del territorio che rappresento e in cui sono nato.\"


Come si spiega il successo suo e della Lega?


\"Al di là dell\'aspetto localistico e campanilistico - sono un deputato fanese eletto dopo diverse legislature in cui Fano non eleggeva propri rappresentanti - c\'è un dato politico che emerge in modo netto: il crollo della Sinistra Arcobaleno e lo spostamento dei voti di sinistra a nostro vantaggio.

Siamo stati scelti da elettori tradizionalmente di sinistra. E non casualmente: sono convinto che si ripeterà anche in futuro. Ci hanno votato tantissimi operai, impiegati, lavoratori con salari da 1.200 euro al mese: gente stanca di vedersi non solo trascurata ma sbeffeggiata da uno Stato che fa pagare rette sociali insostenibili per le famiglie.

Penso alle rette per gli asili nido. È gente esasperata nel vedere che i Rom fanno la bella vita, non pagano le tasse e nonostante questo usufruiscono di servizi e comodità.\"


Il crollo del muro di Berlino e il nuovo millennio hanno portato alla scomparsa delle ideologie. Sono scomparsi dal parlamento i partiti socialista e comunista. Il successo della Lega si spiega anche così?


\"Certamente. La Lega è sempre stato un partito a-ideologico. Il nostro è un approccio pragmatico ai problemi.

Guardiamo a cosa succede negli altri Paesi: il sistema federale esiste in Germania, Svizzera, Stati Uniti, tanto per fare alcuni esempi. Lì, il sistema giudiziario funziona in modo efficace.

Perché non provare a importare il federalismo anche da noi?

Altro punto: siamo sempre noi che diciamo basta alla solidarietà e all\'accoglienza di certi movimenti ideologici che non pongono limiti all\'arrivo di extracomunitari nel nostro territorio. È tempo di guardare in faccia ai problemi e andare al concreto: le proposte che ha fatto e farà la Lega terranno conto esclusivamente delle esigenze e del disagio sociale dei cittadini\".


Quali sono le urgenze del territorio fanese e più in generale della regione Marche?


\"La nostra terra soffre un ritardo infrastrutturale che va colmato il prima possibile. Da parlamentare mi batterò affinché si arrivi velocemente al completamento della Fano-Grosseto.

Una struttura viaria fondamentale sia per le Marche che per la Toscana. E c\'è un\'altra questione ormai ineludibile: la sicurezza. Anche le Marche sono diventate una terra troppo esposta alla delinquenza e alla criminalità.

È necessario e urgente rafforzare il controllo del territorio, portando più uomini e risorse nella battaglia contro l\'illegalità, scatenata soprattutto da immigrati clandestini.

A Fano c\'è un tribunale con poco personale, non lavora in modo efficace. La città è presidiata malissimo: c\'è una carenza di personale che si ripercuote sulla sicurezza dei cittadini.

Va bilanciato il rapporto tra numero di giudici per abitanti e lo stesso vale per le forze dell\'ordine.

Non si può più ragionare con l\'idea delle Marche come isola felice. I tempi sono cambiati.\"






Questa è un'intervista pubblicata il 19-04-2008 alle 01:01 sul giornale del 19 aprile 2008 - 1933 letture

In questo articolo si parla di politica, Jacopo Zuccari, lega nord marche

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