Le felicitazioni di Gian Mario Spacca a Dante Ferretti

2' di lettura 30/11/-0001 -

Nell’apprendere la notizia che Dante Ferretti ha vinto ancora una volta l’Oscar per la miglior scenografia, il presidente della giunta regionale, Gian Mario Spacca ha espresso le sue felicitazioni.

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“Grande, mitico Dante Ferretti! Che ogni volta stupisce e ci fa sognare con le sue magistrali scenografie realizzate al fianco di fantastici registi, da Scorsese, con il quale esiste un sodalizio lunghissimo ed ora Tim Burton per il suo Sweeny Todd. La vittoria bissata all’Academy ci riempie di gioia e di orgoglio. Perché l’Oscar a Ferretti rappresenta la gloria di un’arte e di una sapienza che si è intrecciata con i più grandi autori e registi mondiali, a cominciare da Pasolini e Fellini.

Ferretti ci sta abituando a celebrare con lui le vittorie e le Marche condividono sinceramente questa bella emozione, la sua felicità e quella di Francesca Lo Schiavo.

Del resto lo stesso Martin Scorsese ha detto: “Ferretti viene da una tradizione che gli permette di fondere una grande immaginazione con l'attenzione per i dettagli d'epoca. E proprio quei dettagli fanno da commento al tema del film. “ A noi piace credere che quella tradizione, quell’amore per i dettagli siano un po’ frutto anche dell’essere marchigiano. Per Ferretti e sua moglie, dunque, si tratta del riconoscimento più prestigioso al loro genio inesauribile e all’autentica passione per questo lavoro; per l’Italia la rara occasione di dimostrare che esistono ancora i maestri del Cinema, per le Marche e Macerata l’onore e il vanto di aver dato i natali ad un talento come ne nascono pochi in un secolo, ma evidentemente la nostra regione è feconda di personalità che sanno distinguersi nel mondo.

A proposito di natali, credo che non ci sia stato regalo più bello per un compleanno, che festeggiare con un’altra statuetta (anzi due). Per oggi, 26 febbraio, quindi, ci uniamo ai numerosi altri per i doppi auguri a questo illustre marchigiano: che sia una vita felice, lungamente costellata di glorie.”