Fermo: prosegue la rassegna Classico Contemporaneo

Martedì 26 febbraio al Teatro dell’Aquila di Fermo prosegue “Classico Contemporaneo” - sezione della stagione di prosa promossa dal Comune di Fermo, dall’Amat, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dalla Regione Marche e dedicata ai “classici” proposti da compagnie tra le più interessanti della scena italiana - con lo spettacolo Hedda Gabler di Henrik Ibsen diretto ed interpretato da Elena Bucci e Marco Sgrosso. |
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da Amat
Con Hedda Gabler prosegue anche “Scuola di platea”, il progetto di introduzione al teatro per gli studenti degli istituti superiori di Fermo promosso da Comune di Fermo / Assessorato alla Cultura in collaborazione con Amat. Il progetto è finalizzato a formare i ragazzi alla cultura teatrale grazie all’ospitalità offerta alle compagnie nell’ambito di “Classico Contemporaneo”. Il lavoro sullo spettacolo si articola in due momenti: un seminario preliminare che vuole essere un momento propedeutico e la visione dello spettacolo.
Rileggendo questo testo di Ibsen si rimane con il fiato sospeso fino alla fine, come quando si incontra un giallo di altissima fattura o ci si trova ad un incontro di boxe. Si cerca di capire quanto fingano gli avversari, quanto il loro dolore sia vero, si individuano le strategie che porteranno al dispiegamento dei colpi decisivi. Il paesaggio umano che abita l’opera sembra confortante: una coppia appena sposata con un promettente futuro, una zia premurosa, un amico di famiglia, un uomo che torna alla rispettabilità e al lavoro, dopo qualche sbandamento, ispirato dalla pura dedizione di una donna. Ma niente è quello che appare nella fortezza che ha fondato i suoi valori su un grande equivoco: l’elusione della morte attraverso la fede nella solidità dei beni materiali e nella protezione dall’illogico erompere dei sentimenti garantita dall’uso di maschere e convenzioni. I soldi non bastano, l’amore non c’è, si scatenano invidie e rivalità, tornano a bruciare passioni che sembravano domate dalla ragionevolezza e dalla ‘buona educazione’. La morte è consegnata alla solitudine e al silenzio e la ricerca della verità appare come malattia.
In questo olimpo per dei mortali non si fa che attendere una soddisfazione futura, e nella noia spesso dichiarata che procura questa attesa sotto anestesia e privata dell’elemento del piacere, si gioca ai duelli, a una sanguinosa partita a scacchi dove la posta in gioco è il potere di uno sull’altro, come se la sua conferma fosse l’ultima sorgente di vitalità. Lo spettacolo – prodotto da CTB Teatro Stabile di Brescia – vede in scena accanto ad Elena Bucci e Marco Sgrosso gli attori Maurizio Cardillo, Roberto Marinelli, Salvatore Ragusa, Giovanna Randi e Elisabetta Vergani. Il disegno luci è di Maurizio Viani e i costumi di Ursula Patzak.
Per informazioni e biglietti: (ridotto euro 5,00, intero euro 10,00): biglietteria del Teatro dell’Aquila tel. 0734 284295 (orario: 9.30 - 12.30 / 16.30 - 19.30). Inizio spettacolo ore 21.

Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 25 febbraio 2008 - 1010 letture
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