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Ancona: nasce il marchio di qualità sociale Unitycoop

2' di lettura 30/11/-0001 -
Dal progetto Sisma, un’azione nata per sviluppare le imprese sociali marchigiane, alla creazione del marchio di qualità sociale certificata Unitycoop.

da Legacoop


A due anni dalla partenza di Sisma, si è tracciato oggi un bilancio dei risultati ottenuti, durante il convegno “Lo sviluppo della cooperazione sociale tra spinte endogene e governance – Il contributo del progetto Sisma” che si è svolto a Palazzo Raffaello di Ancona, nella promozione di una rete di business fra i dieci partner del progetto e le cooperative sociali, un’ottantina quelle che si sono finora iscritte al portale Internet del Centro servizi virtuale regionale, organizzato per spingerle all’innovazione, alla capitalizzazione, all’aggregazione.

“Dalla sperimentazione vogliamo ora passare all’applicazione dei risultati – ha detto Stefania Serafini, direttore di Legacoop Marche, che ha promosso Sisma insieme a Agci, Confcooperative Pesaro, Confidicoop Marche e un gruppo delle 220 cooperative sociali marchigiane – per dare continuità a quanto fatto in questo periodo. Per noi, è l’avvio di un nuovo percorso che passa dalla diffusione del Codice etico nelle imprese alla creazione del marchio Unitycoop”.

Il marchio garantirà, per ognuna delle cooperative sociali di tipo A e B che vi aderirà volontariamente, l’impegno a costruire occasioni di sviluppo locale e di crescita per gli individui nella prospettiva della responsabilità sociale, l’appartenenza ad una rete operativa di imprese, una garanzia di comportamenti socialmente responsabili, come l’applicazione corretta del Contratto nazionale di lavoro e la valorizzazione delle professionalità, di competizione leale e di cooperazione solidale.

Sisma è un progetto sostenuto dalla Regione Marche attraverso l’iniziativa comunitaria Equal, con un investimento di 954.000 euro, che ha voluto valorizzare le caratteristiche delle cooperative sociali che, ad oggi, vedono l’adesione di 7.836 soci e l’occupazione di 6.245 persone. “L’esperienza di questo progetto – ha detto l’assessore regionale al Lavoro e alla Formazione, Ugo Ascoli – ci dimostra quello che possiamo e dobbiamo fare per modificare e migliorare il sistema del welfare delle Marche cercando di valorizzare il patrimonio sociale di queste imprese e la loro professionalità.

Possiamo prendere spunto da tutti gli incipit che sono emersi per applicarli nelle politiche stesse per il sociale”. Per informazioni www.impresesociali.org

   

EV




Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 23 febbraio 2008 - 1810 letture

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