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Macerata: al Lauro Rossi Hedda Gabler delle Belle Bandiere

3' di lettura 30/11/-0001 -
Sabato 2 e domenica 3 febbraio la stagione del Teatro Lauro Rossi di Macerata - realizzata da Comune di Macerata, Amat , Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Regione Marche – propone Hedda Gabler di Henrik Ibsen diretto e interpretato da Elena Bucci e Marco Sgrosso della compagnia Le belle bandiere.

da Amat


Dopo Macerata lo spettacolo farà tappa nelle Marche martedì 26 febbraio al Teatro dell’Aquila di Fermo nell’ambito della rassegna “Classico Contemporaneo” promossa dal Comune di Fermo e dall’Amat (info al n. 0734 284295, biglietto intero 10 euro ridotto 5 euro, inizio spettacolo ore 21).

Le Belle Bandiere continuano con Hedda Gabler il loro personalissimo viaggio nella rilettura dei Classici, che nella passata stagione gli è valso il premio Olimpici del Teatro per Le smanie della villeggiatura di Carlo Goldoni, realizzato insieme ad Enzo Vetrano e Stefano Randisi. In Hedda Gabler , scritto da Ibsen nel 1890, si danno appuntamento tutti i personaggi falliti del grande drammaturgo norvegese, che in questo allestimento scenico si trovano in un vero e proprio ring, in cui la posta in gioco è il potere di uno sull'altro guadagnato a suon di duelli.

"Mettere in scena Hedda Gabler oggi - scrive Elena Bucci - è come celebrare un sacrificio umano: il 'bambino', l'opera distrutta, non a caso forse si riferiva al futuro, come nel futuro rimane la discendenza di Hedda. È tutto un mondo qui, con le sue regole, che rinuncia al futuro bugiardo per capire dove sia esattamente il presente. Rileggendo questo testo di Ibsen si rimane con il fiato sospeso fino alla fine, come quando si incontra un giallo di altissima fattura o ci si trova ad un incontro di boxe. Si cerca di capire quanto fingano gli avversari, quanto il loro dolore sia vero, si individuano le strategie che porteranno al dispiegamento dei colpi decisivi.

Il paesaggio umano che abita l’opera sembra confortante: una coppia appena sposata con un promettente futuro, una zia premurosa, un amico di famiglia, un uomo che torna alla rispettabilità e al lavoro, dopo qualche sbandamento, ispirato dalla pura dedizione di una donna. Ma niente è quello che appare nella fortezza che ha fondato i suoi valori su un grande equivoco: l’elusione della morte attraverso la fede nella solidità dei beni materiali e nella protezione dall’illogico erompere dei sentimenti garantita dall’uso di maschere e convenzioni. I soldi non bastano, l’amore non c’è, si scatenano invidie e rivalità, tornano a bruciare passioni che sembravano domate dalla ragionevolezza e dalla ‘buona educazione’. La morte è consegnata alla solitudine e al silenzio e la ricerca della verità appare come malattia.

In questo olimpo per dei mortali non si fa che attendere una soddisfazione futura, e nella noia spesso dichiarata che procura questa attesa sotto anestesia e privata dell’elemento del piacere, si gioca ai duelli, a una sanguinosa partita a scacchi dove la posta in gioco è il potere di uno sull’altro, come se la sua conferma fosse l’ultima sorgente di vitalità.”

Accanto ad Elena Bucci e Marco Sgrosso gli altri protagonisti dello spettacolo – prodotto da CTB Teatro Stabile di Brescia in collaborazione con Le Belle Bandiere – sono Maurizio Cardillo, Roberto Marinelli ed Elisabetta Vergani.

Per informazioni e biglietti (da euro 8,00 a euro 23,00): biglietteria dei Teatri tel. 0733 230735, Amat 071 2072439, www.amat.marche.it. Inizio spettacolo ore 21.

   

EV




Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 31 gennaio 2008 - 952 letture

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