Ancona: la Provincia istituisce un osservatorio per l'acqua

Dopo aver osservato un minuto di silenzio in ricordo di Arrigo Boldrini, il comandante Bulow, partigiano scomparso qualche giorno fa, il consiglio provinciale di Ancona ieri ha deciso per l’adesione all’associazione “Acqua Pubblica” e ha dato il via all’istituzione di un osservatorio provinciale dell’acqua. |
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dalla Provincia di Ancona
www.provincia.ancona.it
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Il sì è stato dato a maggioranza, con 18 voti favorevoli, 9 contrari (l’opposizione) e 1 astenuto (Udc).
“Qualsiasi politica deve tener conto della necessità di avere acqua a disposizione di tutti – ha detto l’assessore all’Ambiente Marcello Mariani – e l’osservatorio è uno strumento per andare verso modelli di razionalizzazione dell’uso delle risorse idriche”. L’osservatorio provinciale dell’acqua “promuove le conoscenze e affronta le problematiche connesse con l’uso, la gestione e la salvaguardia dell’acqua intesa come bene comune – si legge nello statuto – e il cui accesso deve essere garantito a tutti nella quantità e nella qualità sufficienti alla vita e alle attività agricole e produttive, seguendo i principi del contratto mondiale per l’acqua. Ricerca ogni soluzione per evitare gli sprechi e realizza una banca dati del territorio provinciale”.
E sugli sprechi, l’assessore Mariani ha ricordato che “attualmente in agricoltura si utilizza il 70% del consumo totale dell’acqua, parliamo di circa 2 o 3 mila litri a persona al giorno. Per fare un litro di biocarburante servono dai 3 ai 5 mila litri di acqua. E le prospettive future non sono rosee: basti pensare che entro il 2025 la produzione agricola mondiale diminuirà di circa il 20 – 30% proprio a causa della scarsità delle risorse idriche”.

Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 30 gennaio 2008 - 939 letture
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