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Pesaro: Salvatore Accardo e Laura Manzini sul palco del Rossini

3' di lettura 30/11/-0001 -
Due fuoriclasse della musica colta internazionale, Salvatore Accardo e Laura Manzini sono i protagonisti del concerto di domenica 27 gennaio 2008 al Teatro Rossini di Pesaro per la 48° Stagione concertistica pesarese (inizio alle 18) a cura dell’Ente Concerti.

da Stagione Ente Concerti Pesaro


Da anni in tournée insieme in un organico fondamentale nella musica da camera (il duo violino-pianoforte), Salvatore Accardo e Laura Manzini condurranno il pubblico nell’esplorazione della forma Sonata e dell’arte violinistica attraverso le epoche: Mozart, Brahms, Debussy e Szymanowski. Arduo sintetizzare la biografia e i meriti del grande Maestro Accardo che dalla fine degli anni Cinquanta colleziona riconoscimenti e esperienze internazionali con rara sensibilità.

La sua collaborazione con la talentuosa pianista Manzini nasce dopo averla ascoltata dal vivo e averla scelta per accompagnarlo nel concerto in occasione della prima visita di Gorbaciov al Quirinale. Il programma che propongono il 27 gennaio a Pesaro inizia con Mozart e la Sonata in Sol maggiore K. 301 per violino e pianoforte (Allegro con spirito, Allegro), per poi passare alla Sonata n. 3 in Re minore op. 108 per violino e pianoforte di Brahms (Allegro alla breve, Adagio, Un poco presto e con sentimento, Presto agitato), alla Sonata n. 3 in Sol minore per violino e pianoforte di Debussy nei tempi Allegro vivo, Intermède (Fantasque e léger), Finale (Très animé) e concludersi con le trascrizioni da parte di Karol Szymanowski di Tre Capricci di Paganini op. 40 per violino e pianoforte (n. 20, n. 21, n. 24).

La Sonata K. 301 di Mozart (1778) è emblematica delle potenzialità concertistiche del duo violino e pianoforte, che lo stesso compositore scoprì grazie ai viaggi intrapresi in Europa centrale e a Parigi, sulla scia delle nuove istanze espressive e formali che si stavano elaborando. Se il primo tempo di questa Sonata vede il violino esporre il tema principale, segue poi il dialogo tra i due strumenti. Considerato invece quasi avveniristico il discorso musicale che caratterizza la Sonata op. 108 di Brahms (1889) dedicata al grande pianista e direttore d’orchestra von Bulow. Il primo movimento è drammatico e grandioso, dotato di una saldezza costruttiva difficilmente inquadrabile in uno schema precostituito, cui seguono un Adagio contemplativo, un intermezzo leggerissimo e staccato e un aggressivo e incalzante tempo conclusivo, nel quale si aprono tuttavia tratti di calma lirica. Dopo Mozart e Brahms, il salto è sulla musica di Debussy e sulla Sonata n.3 in Sol minore (1917), considerata un punto d’arrivo della poetica dell’autore nella ricerca di una linearità quasi preclassica. Proposta il 5 maggio 1917 alla Salle Gaveau di Parigi nell’ultima apparizione pubblica del compositore al pianoforte, è in tre tempi di cui il primo è legato alla forma tradizionale, il secondo è una sorta di scherzo iberico che ricorda l’amore di Debussy per la Spagna e il terzo, come disse lo stesso autore, “è il gioco semplice di un tema che torna su se stesso come un serpente che si morde la coda”. Il programma si chiude con le trasposizioni di tre celeberrimi Capricci di Paganini preparate nel 1918 da Szymanowski dietro richiesta di un grande virtuoso del tempo, che oggi, a 90 anni di distanza, sarà riproposto sul palco del Rossini dal magnifico Salvatore Accardo. La Stagione dell’Ente Concerti di Pesaro è realizzata in collaborazione con il Comune di Pesaro e il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Marche, Giunta Regionale, Assessorato alla Cultura, Fondazione Cassa di Risparmio, Banca Marche. Info biglietteria del Teatro Rossini 0721.387621, Ente Concerti 0721.32482 - www.enteconcerti.it.

   

EV




Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 24 gennaio 2008 - 1059 letture

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