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Giaccaglia: nuovo impulso alle imprse dal piano delle attività produttive

3' di lettura 30/11/-0001 -
Con l’approvazione definitiva del piano per le attività produttive (PAP) le Marche dispongono di uno strumento in più per la crescita equilibrata della regione. Lo pensa Gianni Giaccaglia, assessore regionale alle Attività Produttive e promotore del piano approvato definitivamente ieri dal Consiglio regionale.

dalla Regione Marche
www.regione.marche.it


“Con l’approvazione di questo importante strumento di programmazione realizziamo un forte coordinamento tra obiettivi e strumenti europei, nazionali e regionali. Nel Piano 2007 – 2009 è racchiusa la nostra strategia per una regione competitiva, dinamica, ma attenta alla crescita equilibrata, allo sviluppo sostenibile e alla coesione sociale”. In relazione all’ordine del giorno approvato dal Consiglio, Giaccaglia ritiene che “ogni osservazione è di aiuto e va proficuamente approfondita, senza dimenticare tuttavia la portata e la natura dello strumento. Si tratta di un piano di medio termine e certe determinazioni di dettaglio non possono che trovare accoglienza se non negli atti amministrativi che sono chiamati a dare contenuto al piano stesso.

L’attenzione ai giovani, alle donne, alla stabilizzazione dei contratti di lavoro, alla sicurezza degli ambienti lavorativi, sono priorità che sembra più opportuno e utile sottolineare nei singoli bandi che verranno emanati dagli uffici in attuazione del piano. Sul versante dell’energia la promozione del risparmio energetico e lo sviluppo delle fonti rinnovabili rappresentano sicuramente delle priorità, come previsto anche nel PEAR. Facciamo, poi, importanti passi in avanti sul tema della semplificazione amministrativa e della comunicazione unica, anche grazie al ruolo di coordinamento nazionale nella commissione “Attività produttive” e a questo aspetto nel piano è dedicato l’intero Asse 6. Il miglioramento della qualità della regolazione e la riduzione degli oneri amministrativi per le imprese e, in particolare per quelle piccole e medie, rappresenta infatti una delle azioni di contesto più importanti per la creazione di condizioni maggiormente favorevoli agli investimenti, all’innovazione e alla crescita della competitività”.

Per quanto riguarda il dibattito politico che ha preceduto l’approvazione del piano, Giaccaglia sottolinea che “il piano per le attività produttive 2007 - 2009, delinea il quadro di riferimento per la realizzazione concreta del ruolo della Regione nello sviluppo territoriale stabilendone le priorità, in coerenza con la strategia di Lisbona e puntando ad integrare maggiormente le politiche regionali di sviluppo con quelle nazionali, come per i distretti e i programmi di innovazione industriale. Non c’è nessun regalo a chi delocalizza, gli aiuti vanno obbligatoriamente a chi investe nel territorio regionale. Si tratta di aiuti di vario tipo e non si interviene sui livelli di tassazione perché non sono gli strumenti di programmazione come questo che incidono sulle imposte, bensì provvedimenti legislativi specifici. Sempre la natura programmatoria del PAP non consente l’inserimento di un piano finanziario dettagliato, annuale e pluriennale, dato che sono gli strumenti di bilancio a dare contenuto finanziario alle azioni individuate”

   

EV




Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 17 gennaio 2008 - 895 letture

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