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Castelplanio: la GdF arresta 4 persone in una stamperia illegale

3' di lettura 30/11/-0001 -
Realizzavano marche da bollo contraffatte servendosi di solventi e di elaborati software informatici e riuscivano a piazzarle in diverse regioni d’Italia. Comprando una marca del minimo importo (quella da 5 centesimi) erano in grado di trasformarla a piacimento. Le più “gettonate” erano quelle da 14,62 o da 40,29 euro ma venivano stampate anche quelle da 30,99 e da 120 euro.

di Marco Catalani
marco@viverejesi.it


Le Fiamme Gialle li hanno però scoperti ed arrestati. In manette sono finite 4 persone: F.M., 55 anni e G.P. 65 anni di Marotta, D.G. 64 anni di Castelleone di Suasa e M.P. di 62 anni di Senigallia sono accusati di di associazione a delinquere, falso e ricettazione. A Serra dè Conti e Castelplanio i due laboratori dove la banda stampava con abilità estrema.
Dalla marca veniva cancellato il valore originale facendo attenzione a non rovinare la carta. Poi la si faceva passare attraverso la stampante dove un apposito programma rielaborava il nuovo importo.

Al termine veniva anche svolto una specie di controllo di qualità sotto la luce di un speciale lampada al neon. L’unico modo per riconoscere i falsi era controllando il codice a barre attraverso il sito del Ministero delle Entrate. Non dei dilettanti insomma ma persone con un elevato tasso di professionalità e conoscenze di chimica, tanto da essere conosciuti anche fuori regione.
L’indagine è partita quasi per caso: da un normale controllo è stato riscontrato un consumo anomalo di marche da 5 centesimi in una tabaccheria di Senigallia. Insospettiti i finanzieri hanno voluto verificarne le cause, mettendosi sulla strada dei falsari.

In due successive operazioni sono stati fermati due camion diretti rispettivamente a Pescara e a Napoli e recuperate circa 2.100 marche per un valore nominale di 35mila euro. Ma non finisce qui. La banda stava per fare un salto di qualità: erano infatti pronti per iniziare a “sfornare” francobolli per la posta prioritaria e a perfezionare la falsificazione delle marche realizzando in proprio anche il codice a barre. Non ce ne è stato il tempo. L’operazione, coordinata dal pm Rosario Lionello, è scattata venerdì scorso con perquisizioni in sette appartamenti della provincia.

Oltre a Serra dè Conti e Castelplanio, la GdF ha trovato marche già stampate anche a Castelleone di Suasa, Falconara, Marotta, Mondolfo e Ostra. Un blitz che ha portato al sequestro di 7000 marche, tra stampate, originali e “sbiancate”, 67 campioni di francobolli, due automezzi, computer, stampanti, scanner, un essiccatore, solventi e diluenti. Sono stati trovati anche documenti del Pra, della Motorizzazione Civile e timbri delle Poste Italiane. Per questi ultimi le indagini proseguono per capire il loro utilizzo e si cerca anche di ricostruire i vari canali di commercializzazione dei falsi. Ieri mattina per tre degli arrestati è stato convalidato il fermo in carcere. Fuori G.P. per motivi di salute.




   

EV




Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 15 gennaio 2008 - 1613 letture

In questo articolo si parla di cronaca, marco catalani, guardia di finanza

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