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San Benedetto del Tronto: Gaspari ricorda il valore educativo della Costituzione

3' di lettura 30/11/-0001 -
Nel 60° anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione della Repubblica Italiana (1 gennaio 1948), il sindaco Gaspari fa alcune riflessioni su questo documento, oggetto negli ultimi anni di un acceso dibattito riguardante l’opportunità di modificarne alcune parti.

dal Comune di San Benedetto del Tronto
www.comune.san-benedetto-del-tronto.ap.it


«La nostra legge fondamentale», afferma il sindaco, «è nata da un compromesso alto tra i padri costituenti, e raccoglie l’eredità della migliore tradizione europea, da quella inglese a quella francese, per esempio nel fissare le libertà individuali e quelle collettive, ma con specifici elementi relativi al dibattito italiano di quegli anni, confluiti ad esempio nel celebre riferimento al lavoro. Ancora oggi i principi fondamentali non sono negoziabili o non revisionabili, mentre da tempo si discute sull’organizzazione delle istituzioni».

«In ogni caso», prosegue il sindaco «la Costituzione resta uno dei massimi testi civili a disposizione di noi italiani, e in particolare dei giovani, che sono oggi privi di grandi riferimenti ideali, e vivono invece immersi in una società per lo più cinica, che tende a chiudere i singoli in una dimensione individuale, e neppure sembra invitare ad una visione d’insieme del mondo. Il quadro storico che portò all’adozione della Carta, e quello che nei decenni successivi ne ha segnato la tenuta, rappresentano un periodo inscindibile dalla Costituzione, che peraltro non ne risulta limitata o sminuita. Si tratta anzi di un periodo fondamentale per la comprensione del nostro presente, oltre che di un’epoca stimolante in sé, per le complesse dinamiche che l’hanno caratterizzata».

«La fine del fascismo in Italia, che ne era stata l’origine», aggiunge il sindaco Gaspari, «il degno riscatto offerto al Paese dalla Resistenza partigiana, poi la guerra fredda e lo stesso avvento della globalizzazione, rappresentano altrettanti argomenti sui quali la nostra carta costituzionale può impartire insegnamenti, sia di metodo che di contenuto. Le divisioni ideologiche tra i padri costituenti erano infatti molto più profonde di quelle che attraversano oggi il Parlamento e la stessa società. Non per questo mancarono il dialogo e un risultato di altissimo livello, che seppe tenere insieme le istanze sociali e quelle della libera iniziativa privata, in un Paese “rigato” da ingiustizie e squilibri maggiori di quelli odierni, che pure non mancano».

«In vista della celebrazione ufficiale della nostra Costituzione», conclude il sindaco, «che cade naturalmente il 2 giugno, festa della Repubblica, il Comune di San Benedetto collaborerà con le scuole cittadine per organizzare specifici momenti di formazione, riflessione e approfondimento rivolti agli studenti, per favorire la conoscenza dei principi della nostra legge fondamentale, anche alla luce di fatti e scoperte del mondo odierno, e nei modi che verranno valutati di volta in volta.

Anche quest’anno consegneremo una copia della Costituzione ai ragazzi che nel corso dell’anno compiono 18 anni. Intendiamo infatti difendere il valore della memoria, ma con l’intenzione di preparare un futuro migliore. I giovani restano i destinatari privilegiati degli insegnamenti che il passato può offrire, non per limitarne la capacità di agire, ma per renderla più consapevole e appassionata».

   

EV




Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 09 gennaio 2008 - 1002 letture

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