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Macerata: 18° posto per qualità della vita

3' di lettura 30/11/-0001 -
Il 18° posto nella classifica sulla “qualità della vita” de Il Sole 24 ore deve certamente riempire di soddisfazione tutta la comunità provinciale. Pur nella variabilità dei singoli dati e nella diversità dei parametri utilizzati per stilare la graduatoria delle Province italiane, il risultato che riguarda quella di Macerata è senz’altro importante.

dalla Provincia Macerata
www.provincia.mc.it


Quello che dobbiamo mettere al centro della nostra interpretazione di questa interessante inchiesta non è certamente un uso strumentale e superficiale dei dati, magari oggi utilizzandoli per un auto elogio e domani, qualora diversi, contestandone la veridicità. Il dato che mi sembra più importante scorrendo le varie sezioni della ricerca - quali il rispetto per l’ambiente, la sicurezza, il tenore di vita, la cultura ed altri - è che il posizionamento complessivo è determinato dall’intelligente convergenza di più fattori, lo sviluppo del territorio è il prodotto finale di un concorso di più azioni che è possibile indirizzare nel verso giusto soprattutto se si eliminano visioni particolaristiche e settoriali, accettando con convinzione di far parte di un sistema.

Nella nostra provincia questo elemento comincia progressivamente a far breccia tra gli enti pubblici e le parti sociali, ma ancora non riusciamo sempre a premettere l’interesse generale del territorio, a fare effettivamente squadra, anche nei confronti dello Stato e della Regione. Un limite antico, una cultura che spesso ci ha fatto pagare dei prezzi nei confronti di altre province delle Marche, più pronte a difendere unitariamente progetti ed iniziative utili al territorio.

Oggi, di fronte alle nuove sfide poste dalla globalizzazione, è’ necessario sviluppare una “programmazione strategica associativa” capace di metter insieme soggetti pubblici e privati,di confrontare idee e progetti, e di reperire le risorse necessarie. E lo stimolo e l’iniziativa in questa direzione credo che in partenza debbano venire necessariamente dagli Enti pubblici locali. Dobbiamo prevedere un nuovo sviluppo per la nostra provincia, collocandolo in un contesto nazionale ed europeo; uno sviluppo che renda la nostra una “comunità sostenibile”, promuovendo investimenti straordinari in fatto di infrastrutture materiali ed immateriali, puntando al riequilibrio del territorio, al risparmio energetico, sostenendo la ricerca e la formazione, impegnandoci per l’integrazione e la coesione sociale.

Lo spirito del nuovo Piano Pluriennale Provinciale è esattamente questo e avere scelto le nostre due Università per elaborarlo, come connessione tra le stesse ed il territorio, è stata in se una scelta organica alle linee di indirizzo che indicavo. Se svilupperemo questa collaborazione intensa di tutti, se ci lasceremo alle spalle i particolarismi e se ci impegneremo in particolar modo sui nostri punti deboli come in primo luogo i ritardi delle infrastrutture, potremo certamente registrare un passo avanti concreto di tutta la nostra comunità.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 19 dicembre 2007 - 832 letture

In questo articolo si parla di provincia di macerata

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