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Macerata: assistenza a domicilio per i malati oncologici

3' di lettura 30/11/-0001 -
Un progetto di assistenza domiciliare “innovativa” per malati oncologici. E’ quello ideato dalla Provincia di Macerata con l’obiettivo di offrire un’assistenza specialistica oncologica che superi quella attualmente più diffusa rivolta solo a malati terminali.

dalla Provincia di Macerata
www.provincia.mc.it


L’iniziativa, che rientra nell’ambito del rafforzamento dei servizi socio-assistenziali sul territorio, cui la Provincia sta lavorando con diversi progetti, è stata presentata in occasione della “Giornata nazionale per la ricerca sul cancro”.

Il programma di assistenza domiciliare sarà finanziato – ha detto il presidente della Giunta provinciale, Giulio Silenzi – con gli utili che annualmente l’Amministrazione ricava dalla partecipazione azionaria alla società Acom SpA”, un’azienda al 51% di capitale pubblico che produce nella propria sede di Montecosaro radiofarmaci impiegati nella lotta contro i tumori.

“Dare vita ai giorni e non giorni alla vita” è la filosofia del progetto. Esso è rivolto a pazienti da trattare con terapie antineoplastiche e a malati per i quali siano indicati esclusivamente trattamenti sintomatici e palliativi. Predisposto dalla Provincia, che prevede di estenderlo soprattutto in quei piccoli centri lontani dalle città sedi di ospedali con reparti di oncologia, il progetto è stato accolto con interesse da responsabili delle unità oncologiche delle Asur maceratesi: Luciano Latini (Macerata), Fabio Sturba (Civitanova Marche) e Benedetta Ferretti (Camerino) che hanno offerto la collaborazione scientifica delle rispettive strutture. Il servizio verrà attuato con medici oncologi, terapisti del dolore, infermieri, psicologi e assistenti sociali, nonché con personale volontario. Lo scopo, infatti, non è solo quello del “controllo del dolore e degli altri sintomi della malattia (come, ad esempio, dispnea, anoressia, astenia, depressione)”, ma venire incontro anche agli aspetti psicologici dei pazienti e dei loro familiari. Del resto “i farmaci antitumorali per i tumori oggi più diffusi nella popolazione (neoplasie del colon, della mammella, del polmone e della prostata) – ha ricordato l’oncologo Luciano Latini – sono oggi somministrabili in buona parte per via orale o mediante brevi infusioni endovenosa e quindi possono essere ben utilizzati a domicilio”.

Alla conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa hanno partecipato – oltre al presidente Silenzi e ai dottori Latini, Sturba e Ferretti – anche il direttore del servizio cure palliative dell’Asur 10 di Camerino-San Severino, Sergio Giorgetti, e il responsabile sanitario della Fondazione Ant di Civitanova, Marco Beccaccini. “Dobbiamo cambiare la nostra cultura – è stato detto durante l’incontro – e la tecnologia deve essere affiancata dell’umanità fin dal primo momento della malattia oncologica. Si è sempre pensato a creare grossi centri e a megastrutture, ma queste sono inefficaci senza una vasta rete sempre più fitta che operi sul territorio per essere il più vicino possibile ai pazienti e alle loro famiglie”.

Nella foto un momento della conferenza stampa di presentazione del progetto (da sx verso destra: Beccaccini, Sturba, Silenzi, Latini, Ferretti, Giorgetti).


   

EV




Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 28 novembre 2006 - 3725 letture

In questo articolo si parla di provincia di macerata

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