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Ancona: 60 anni di storia delle donne raccontati al convegno

4' di lettura 30/11/-0001 -
Una giornata di festa per rievocare l’anniversario del diritto di voto alle donne: questa l’intenzione che ha animato il convegno “1946-2006: 60 anni di storia italiana con le donne” che si tenuto oggi presso il Salone della Loggia dei Mercanti di Ancona.

dalla Regione Marche
www.regione.marche.it


L’Assessorato regionale alle Pari Opportunità, presieduto da Loredana Pistelli, insieme con le Consigliere regionali, il Consiglio regionale e la Commissione per le Pari Opportunità della Regione Marche, hanno voluto raccontare una storia lunga 60 anni, dal primo voto “rosa” della democrazia italiana ai giorni nostri, attraverso figure femminili tra le più significative della politica nazionale e regionale di questi 12 lustri.

Esperienze e storia dei movimenti femminili che hanno reso le donne, gradualmente, tra lotte e successi, sempre più sicure e autonome, e soprattutto consapevoli delle proprie capacità e possibilità. Fino ai nostri giorni analizzati dai tanti relatori intervenuti che hanno focalizzato la situazione attuale e rivolto uno sguardo al futuro delineando nuove prospettive con proposte e progetti. Presentati poi un dvd e il libro “Percorsi infranti” di Marco Severini che rivisitano con immagini e fatti la storia politica delle donne nel ‘900.

Nel suo saluto, il presidente della Giunta regionale, Gian Mario Spacca, ha ricordato quanto sia “doveroso celebrare una data che segna un passaggio epocale per la comunità intera: nel 2 giugno del ’46, infatti, col voto alle donne sono stati affermati i diritti della persona recuperando una situazione che era inaccettabile. Oggi, in una società in trasformazione veloce, le donne sono le vere protagoniste della democrazia con la loro intelligenza, sensibilità e capacità organizzativa”. Ancora tante le conquiste da raggiungere, occorre lavorare sui centri vitali della nostra cultura per permettere maggiore protagonismo femminile a vantaggio della vita comunitaria intera, ha auspicato Spacca. E sempre da protagoniste, ha proposto il Presidente, le donne devono entrare con iniziative che le coinvolgano nella regione euroadriatica costruita e fortemente sostenuta dal governo regionale. “Nei programmi di questo governo uno dei punti prioritari è l’integrazione adriatica: la regione euroadriatica è stata possibile anche grazie al contributo delle amministratrici donne che vivono dall’altra sponda dell’Adriatico. Oggi, da questa sede, auspichiamo per il 2007 anno europeo delle pari opportunità, la realizzazione di nuovi progetti, oltre a quelli che già esistono, affidati alle donne”.

La realizzazione di progetti per le donne che favoriscano la diffusione e lo scambio delle politiche di pari opportunità nell’ambito della regione euroadriatica è stato un concetto ribadito dall’assessore Pistelli, che ha aggiunto: “C’è una volontà nuova di partecipazione femminile, occorre quindi permettere a tutte le donne di esprimere le loro capacità e potenzialità. Non sempre la politica facilita tale percorso. Nonostante le conquiste, la presenza femminile nelle istituzioni è ancora molto scarsa. Questo priva il processo decisionale di un contributo essenziale, sintetizzabile, anche se non in maniera esaustiva, nella capacità di saper ascoltare, di saper mediare tra le diversità e nell’aver cura delle relazioni; capacità oggi più che mai necessarie data la pluralità di voci e istanze provenienti dalla società civile”. L’assessore, nel corso del suo intervento, ha delineato la storia delle donne che, entrando nella vita pubblica hanno permesso il nascere compiuto della democrazia. “Ed è giusto ricordare che il cammino delle donne per il diritto al voto nasce prima di sessant’anni fa con figure come Margaret Brent in America, Olympe De Gouges in Francia, Anna Maria Mozzoni in Italia. Dobbiamo far tesoro della memoria della storia delle donne”.

“Le donne della mia generazione - ha concluso Pistelli – hanno la grande responsabilità di trasmettere nelle mani delle più giovani la memoria della storia del genere femminile, quella per i diritti, la parità, le libertà ma anche quella degli insuccessi. Come per un popolo e per un Paese, anche per le donne la memoria va coltivata e svelata, per mettere in grado le più giovani di riconoscerne gli errori e di evitarli, di leggerne i limiti e di provare a superarli, di imparare quando c’è da imparare”.

Al convegno sono intervenuti poi Stefania Ragnetti, assessore al Comune di Ancona in rappresentanza del sindaco Sturani; Raffaele Bucciarelli, Presidente del Consiglio regionale, la consigliera Stefania Benfatti che ha moderato gli interventi; la parlamentare europea Luciana Sbarbati; Marisa Rodano dell’Unione donne italiane; Marco Severini docente dell’università di Macerata; Malgari Amadei, prima consigliera regionale; Silvana Amati, prima presidente del Consiglio regionale; Diana Cesarini della direzione della sottosegretaria di Stato alle Pari opportunità. In molti hanno partecipato ai lavori, come il sottosegretario Pietro Colonnella, la senatrice Marina Magistrali, le consigliere regionali Graziella Cariaci, Sara Giannini, Katia Mammoli, Adriana Mollaroli, Rosalba Ortensi, Franca Romagnoli, Adriana Celestini, presidente della Commissione per le Pari Opportunità - Regione Marche.

   

EV




Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 28 novembre 2006 - 1520 letture

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