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Genova luglio 2001, noi non dimentichiamo

2' di lettura 30/11/-0001 -
"Cinque anni fa a Genova il summit degli 8 padroni del mondo incontrò per l’ennesima volta la strenua opposizione dei movimenti contro la globalizzazione neoliberista".

da C.S.A. Mezza Canaja


Quella moltitudine di opposizione al pensiero unico dominante, concretizzatasi per la prima volta in occasione del vertice WTO di Seattle del 1999, si trovò a fare i conti con l’epilogo dell’escalation di violenza poliziesca e militare messa in atto dagli “8 grandi” per contenere il dissenso nei confronti del loro barbaro agire: a Genova venne ucciso da un colpo di pistola, esploso dall’interno di un defender dei Carabinieri, Carlo Giuliani.
Carlo Giuliani, un fratello, un compagno, un ragazzo. ucciso a ventitrè anni soltanto perché volle affermare insieme ad altre centinaia di migliaia di persone il diritto di resistenza contro l’ingiusizia.
Qualcosa che poi si ripropose qualche tempo dopo nella resistenza contro la guerra, d’altro canto Genova rappresentò anche il prologo delle pratiche di guerra globale e permanente che poi avrebbero segnato la storia del nostro passato recente dall’11 settembre 2001 ad oggi.
Genova però non si può fermare lì, alla sospensione dello stato di diritto, alla repressione, a quel maledetto 20 luglio 2001.
Genova, come i movimenti, segue il tempo della natura perché è viva, è un processo in divenire che si sostanzia nelle lotte in Val di Susa, nelle insorgenze studentesche che vanno dalla Francia fino alla Grecia, passando per l’Italia o in una banlieue parigina per arrivare in Libano e in Palestina. Genova è un ricordo presente nei nostri immaginari, perciò a distanza di cinque anni riaffermiamo con forza che noi non dimentichiamo.
Genova 001 è la rappresentanza vivente della separazione tra società civile e società politica, distanza colmata con la repressione più bieca che anche negli ultimi giorni colpisce chi resiste con processi penali iniqui e pesanti quanto esemplari ed ingiustificati: 18 ragazzi condannati a 4 anni di reclusione per i fatti occorsi lo scorso 11 marzo a Milano in Corso Buenos Aires.
A loro inviamo la nostra più fraterna solidarietà.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 22 luglio 2006 - 1018 letture

In questo articolo si parla di mezza canaja





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