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Macerata, cultura: in provincia discussione sul piano di settore

2' di lettura 30/11/-0001 -
L’assessore regionale alla Cultura, Giampiero Solari, ha incontrato nella sala conferenze della Provincia, a Piediripa, i sindaci o rappresentanti dei Comuni maceratesi e i responsabili delle associazioni culturali che operano sul territorio.

dalla Provincia di Macerata
www.provincia.mc.it


L’incontro è stato aperto e coordinato dall’assessore provinciale ai Beni culturali e al Turismo, Donato Caporalini. Erano presenti anche Antonella Garbuglia, dirigente del settore in Provincia, e Ivana Jachetti, funzionaria del Servizio Attività e beni culturali della Regione Marche.
Sul tavolo della discussione c’era l’aggiornamento del Piano di settore. L’assessore Caporalini, introducendo il dibattito, ha sottolineato l’impegno e l’attenzione che la Provincia sta mettendo nel campo della cultura e del turismo, a sostegno di un contesto territoriale davvero ricco di iniziative e ricchezze da valorizzare.
Inoltre, citando le varie manifestazioni di rilievo nazionale che il territorio offre ogni anno, Caporalini ha affermato che gli obiettivi prioritari su cui la Provincia sta lavorando in prospettiva sono le celebrazioni del 2008 in memoria di Alberico Gentili (a 400 anni dalla morte) e quelle del 2010 in occasione del quarto centenario della morte del gesuita maceratese Padre Matteo Ricci.
L’assessore Solari, dal canto suo, ha spiegato le linee-guida del nuovo Governo regionale nel settore della cultura e ha ascoltato le istanze di amministratori e responsabili dell’associazionismo territoriale, cercando di dare anche risposte ai vari problemi sollevati nel corso della riunione. “Occorre ripensare il sistema, partendo da una ricognizione territoriale delle attività culturali esistenti nelle Marche – ha detto Giampiero Solari – e cercando poi di lavorare in rete, sia per valorizzare, sia per promuovere ciò che si fa o ciò che c’è”.
Tre le strade confermate dall’assessore per l’investimento dei fondi regionali: musei e beni culturali; biblioteche e archivi storici; attività culturali e spettacoli.
“I luoghi della cultura vanno aperti ai giovani e trasformati in spazi vivi e vitali – ha sottolineato Solari – e inoltre bisogna lavorare sulle cosiddette ‘eccellenze’ del territorio, per farle crescere a vantaggio dell’immagine complessiva delle Marche. Ma non dobbiamo pensare solo a quelle già esistenti: occorre agire su altri spazi per crearne di nuove”.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 13 aprile 2006 - 961 letture

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