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I Verdi in calo per una gestione poco democratica del partito

2' di lettura 30/11/-0001 -
Vittoria dell’Unione – anche se sofferta e di misura - sia alla Camera che al Senato. Dopo cinque interminabili anni di governo Berlusconi il centro sinistra si afferma alle politiche del 9 e 10 aprile e si prepara a guidare il Paese nei prossimi cinque anni; lavoreremo per cambiare l’Italia e per una svolta ecologista.

dalla Nuova primavera dei Verdi


Modesto risultato su base nazionale dei Verdi, che con il 2,1 % si attestano sul risultato delle elezioni del 2001 e confermano il numero dei seggi grazie al premio di maggioranza.

Pessima prestazione del Sole che ride nelle Marche, con una perdita netta alla Camera rispetto alla regionali dello scorso anno (1,8 % contro il 3,3%), e una modestissima prestazione al Senato dove la lista unitaria con i Comunisti Italiani e con la lista dei consumatori ha portato a un risultato (4,2%) ben lontano dalla sommatoria dei voti ottenuti lo scorso anno dai due partiti (oltre il 7%).

Un risultato ancor più preoccupante se si analizza il voto di città e territori dove, tradizionalmente, i Verdi hanno sempre ottenuto ampi consensi.

Anche e soprattutto nel caso della nostra Regione si può dire che gli elettori hanno punito una gestione del partito sempre meno accettabile, centralista e poco democratica; candidature non rappresentative dell’intero movimento ambientalista e di una larga parte dei verdi marchigiani; una campagna elettorale che non ha coinvolto nessuno perché scarica di contenuti e poco mirata sui reali problemi della nostra regione.

Crediamo che ora sia necessaria una riflessione seria, un ripensamento profondo del modo di fare politica dei Verdi e che sia giunto il momento di mettere in discussione la classe dirigente di questo partito.

Se non vogliamo rimanere un partitino sempre più piccolo e sempre meno incisivo dobbiamo cambiare stile politico, essere presenti e propositivi tra i cittadini, recuperare quel protagonismo e quella identità autenticamente ecologista che ci caratterizzano in tutta Europa.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 13 aprile 2006 - 892 letture

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