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Un medico sportivo marchigiano nell'antidoping alle Olimpiadi di Torino

2' di lettura 30/11/-0001 -
Il presidente della Regione, Gian Mario Spacca ha incontrato ieri mattina il dottor Gabriele Brandoni, 46 anni di Recanati, diabetologo all’INRCA, ma soprattutto l’unico medico sportivo marchigiano chiamato a far parte del gruppo dei 40 ispettori del controllo antidoping alle Olimpiadi invernali di Torino.

dalla Regione Marche
www.regione.marche.it


“Un altro nome che si aggiunge al lungo elenco dei tanti marchigiani che tengono alto il nome della nostra regione in contesti internazionali - ha commentato il presidente Spacca, congratulandosi con l’ospite- e ciò che ci rende orgogliosi è anche il fatto che sia un rappresentante della Sanità delle Marche. Un ulteriore esempio di come i marchigiani sanno essere generosi nell’ offrire la propria disponibilità e competenza al servizio degli altri.”

Il dottor Brandoni ha raccontato al presidente Spacca la sua esperienza, iniziata il 10 febbraio e caratterizzata “da un clima entusiasmante, consapevoli di vivere un’esperienza unica”. “ Davvero – ha detto Brandoni- si respirava l’universalità dello spirito olimpico, aumentato dalla gioia di partecipare anche da parte dei 35 mila volontari. Il gruppo, tutto composto da medici italiani, ha lavorato con la massima serenità e con la garanzia di correttezza assicurata dal Comitato Olimpico Internazionale (CIO) e dal WADA, l’agenzia internazionale antidoping. Infatti non c’è stata una sola contestazione dei controlli. Massima disponibilità, inoltre, da parte degli atleti e delle squadre e possiamo dire che quelle di Torino sono state le Olimpiadi più “pulite”, con una sola medaglia (d’argento) revocata all’atleta russa Olga Pyleva (Biathlon) per aver assunto una sostanza anfetaminica, rispetto, per esempio, ad Atene dove sono state revocate 6 medaglie e a Salt Lake City, ben 7“.

Il presidente del CIO, complimentandosi con i medici, selezionati dalla Federazione Medici Sportivi tra più di sessanta già dal 2004, ha chiesto che siano gli stessi a far parte del gruppo ispettivo antidoping alle prossime Olimpiadi di Londra del 2012.

   

EV




Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 31 marzo 2006 - 1257 letture

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