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I Kataklò al Teatro di Fermo

3' di lettura 30/11/-0001 -
Appuntamento con la grande danza al Teatro dell’Aquila di Fermo. La stagione promossa dal Comune e dall’Amat propone lunedì 3 aprile – come appuntamento fuori abbonamento – i Kataklò con lo spettacolo Livingston.



Livingston è il quarto spettacolo realizzato da Kataklò. Già nella fase della creazione, il lavoro presenta una caratteristica di assoluta novità. Si tratta infatti della prima opera non interamente ed esclusivamente concepita dalla compagnia, ma realizzata in collaborazione con Andrea Pozzoli che ha ideato il progetto, ne ha curato la drammaturgia e composto le musiche originali. Dal punto di vista strutturale Livingston può essere definito come l’ideale evoluzione di Up, il precedente lavoro di Kataklò, condividendone il processo descrittivo che si svolge per quadri. Livingston infatti è articolato in tredici quadri e un epilogo, ognuno dei quali dettaglia e interpreta lo sviluppo dell’azione. Il tratto di completa innovazione è invece riscontrabile nella natura narrativa dello spettacolo. In Livingston esiste un unico filo narrativo che percorre longitudinalmente l’intero spettacolo. Ogni quadro è conseguenza di quello che lo precede e causa di quello che lo segue, nel segno di una totale interdipendenza e di una volontaria rinuncia a una lettura incondizionata del particolare in favore di una visione corale dell’opera.
Il protagonista di Livingston è un gabbiano. Allontanarsi dallo stormo di origine; conseguire la propria indipendenza; riunirsi ad un nuovo e più evoluto gruppo di gabbiani; aiutare Alaspezzata, una sua simile in difficoltà; incontrare il Light Bird, il grande saggio; condividere l’illuminazione finale, il dono della luce, coi compagni: sono queste le tappe fondamentali del percorso tracciato dal racconto.

I Kataklò nascono nel 1996 da un’intuizione di Giulia Staccioli, fondatrice e coreografa della compagnia, convinta che atleti giunti alla fine della carriera agonistica, possano ancora trasmettere le stesse sensazioni e suggestioni della ginnastica in un ambito solo apparentemente dissimile: la danza. Prende così forma una compagnia unica nel suo genere. Nessun nome sembra più azzeccato di Kataklò che viene dal greco e significa “io ballo piegandomi e contorcendomi”, capace di riunire e insieme superare i due concetti su cui si fonda: la danza e la preparazione atletica della ginnastica.
Il ballo di Kataklo’ è insieme delicatezza e potenza. L’effetto è spesso sorprendente: il gesto e la potenza fisica si trasformano in figure che, per l’armonia con cui vengono eseguite, sembrano lievi, prive di sforzo, naturali e immediate.

La drammaturgia e le musiche originali di Livingston sono di Andrea Pozzoli, le coreografie di Giulia Staccioli, la messa in scena di Giulia Staccioli e Andrea Pozzoli, le scenografie di Elisabetta Gabbioneta, la realizzazione dei costumi e dei cappelli di Brunella Cosenza, il disegno luci di Simone Masserini.

Informazioni e biglietti: biglietteria del Teatro 0734 284295-223412. Vendita on line su www.amat.marche.it.
Inizio spettacolo ore 21.

   

EV




Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 31 marzo 2006 - 1250 letture

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