Fano: Scuole chiuse per coronavirus, Bravi: "Impariamo da questa esperienza, grazie alla tecnologia non sarà tempo perso"

I medici si prendono cura con estrema dedizione della nostra salute, ci aiutano a fare prevenzione, ma noi prendiamoci cura della persona, fragile, vulnerabile, eppure grandiosa nelle sue risorse. L’attuale difficoltà non è - come sostiene qualche irresponsabile banalizzatore dogmatico - una maledizione, una iattura. E’ un momento difficile che non esclude però la nostra capacità di trovare il bene e l’utile nella condizione che ci è data. La sospensione delle lezioni non sarà allora tempo perso. Nell’istante stesso che comprendiamo la nostra fragilità, diventiamo più veri e completi, perché in noi si accende la ricerca di ciò che ci rafforza: la relazione, l’amicizia, lo studio, la fede, le passioni. L’imprevisto diventa allora la sentinella che ci avverte: prima di ogni questione educativa o economica c’è una questione culturale, di “postura” nel mondo.
Siamo destinatari, trasformatori e non fruitori della realtà, a partire dall’utilizzo della tecnologia. La didattica a distanza, di cui adesso comprendiamo meglio l’utilizzo e il valore, ci inviti a un rapporto corretto con la rete, con i nostri smartphone. Possono essere strumenti di distrazione, di dispersione, di dimenticanza, di allontanamento dalla realtà, ma possono divenire strumenti di costruzione, al servizio e non ostili all’uomo, come vorrebbe un’obsoleta diatriba. Le misure preventive ci chiedono giustamente di ridurre all’essenziale le relazioni? Facciamolo, ma senza piombare in una solitudine depressa o in un’attesa senza oggetto. Sui social, sui canali di dialogo con i ragazzi, soprattutto noi insegnanti, accompagniamo la loro riflessione, proponiamo loro ciò che è davvero capace di educarli, diamo una qualità a questa apparente pausa. I silenzi nella musica hanno la stessa importanza delle note. Nella nostra vita è così? Lancio anch’io una provocazione con un verso di Hölderlin: “Lì dove c’è il pericolo cresce anche ciò che salva”. Potrebbe essere valido anche in questa circostanza.
Loretta Bravi
assessore all'istruzione Regione Marche

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 07-03-2020 alle 09:45 sul giornale del 09 marzo 2020 - 211 letture
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